Un video condiviso su Facebook lo scorso 3 luglio e che ha raccolto oltre 700 mila visualizzazione e 11mila condivisioni che mostra un istruttore cinofilo maltrattare un cane. Il caso ha sollevato un’ondata di proteste seguita dal lancio di una petizione firmata da oltre 6 mila persone per far chiudere il centro di addestramento, Club canin di Balinghem, gestito dallo stesso istruttore, Pascal Lecourt.
Il cane vittima della violenza è un pastore tedesco femmina di 8 mesi di nome Lemon. Il video in realtà è stato girato nel mese di aprile dalla compagna del proprietario del cane, Kévin Sokowski, allevatore francese di Bailleul che ha denunciato l’accaduta ai Gendarmi.
“Lemon stava facendo un esercizio e doveva attaccare frontalmente l’addestratore. Ciò significa che quando mordeva non doveva perdere di vista il bersaglio. Quando invece è voluta tornare da me, l’addestratore si è arrabbiato,alzandola e catapultandola al suolo”, ha raccontato il proprietario del cane, spiegando che “quello che è accaduto non l’ho visto con i miei occhi, ma bensì quando siamo risaliti in auto e mia moglie mi ha fatto vedere il video. Ho sentito un vuoto allo stomaco e non sapevo cosa fare. All’indomani la mia compagna ha sentito l’istruttore dicendogli che non doveva più agire in quel modo e da quel momento non ho più voluto che Lecourt addestrasse il mio cane”.
Il video è uscito solo oggi perché Sokowski aspettava che gli altri cani che aveva sotto addestramento passassero gli esami finali: “Ho solo condiviso in privato il video ad alcune persone, chiedendo cosa avrebbero fatto al posto mio. Il mio obiettivo non era di far girare pubblicamente il filmato sulla rete”.
Nel frattempo, l’allevatore si è messo in contatto con le autorità che regolamento le attività cinofile nella regione affinché Lecourt fosse giustamente punito per il suo comportamento.
Tuttavia, dal giorno in cui è stato diffuso il video, il profilo del centro cinofilo in cui opera Lecourt è stato preso di mira dagli utenti della rete, che hanno obbligato i gestori del profilo facebook del club a bloccare la pagina a causa degli insulti.
L’addestratore e il club hanno deciso di denunciare la pubblicazione del video. All’indomani dello scandalo, l’addestratore ha spiegato che Lemon stava lavorando da diversi mesi con il suo padrone: “Quel giorno mi era stato detto che potevo fare quello che volevo per addestrarla al meglio. E’ barbaro ma è sempre meglio dell’eutanasia”, ha sottolineato Lecourt, spiegando che “l’altro metodo è quello del collare elettrico che non volevo applicare”.
In ogni caso, Lecourt è convinto del fatto che si tratta di uno scandalo montato: “Il filmato è vecchio. Lui lo ha fatto uscire perché il suo cane non ha ottenuto il brevetto e voleva vendicarsi. Il proprietario del cane mi ha minacciato e ha anche chiamato il giudice della gara affinché cambiasse il giudizio sul cane. Mi ha minacciato affinché cambiassi l’esito della gare. Per quanto riguarda il video, è vero che può essere shoccante”.
La vicenda è ancora aperta e sicuramente finirà in tribunale, in quanto il proprietario di Lemon smentisce qualsiasi accusa dell’addestratore e delle minacce in questione.
Al momento l’attività del centro è sospesa e la modalità brutali dell’addestratore potrebbero incorrere a delle sanzioni per il club cinofilo.
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