Malato terminale chiede di rivedere per l’ultima volta il suo cane
Sono immagini commoventi quelle di un uomo, malato terminale che all’ospedale di NHS Ninewells Hospital a Edimburgo, ha chiesto di rivedere per l’ultima volta il suo cane.
La dirigenza ha accolto la richiesta di Peter Robson. L’ultimo abbraccio con il suo cane di razza Border Collie Shep è stato filmato e condiviso in rete. Difficile per i presenti trattenere le lacrime.
“Assolutamente stupito e toccato dall’ospedale NHS, l’ultimo e ultimo desiderio di mio nonno è stato quello di vedere il suo cane. Il suo desiderio è stato esaudito. Hanno reso un uomo morente felice”.
E’ quanto commenta la nipote di Peter, morto poche ore dopo l’incontro con il suo fedele compagno a 4zampe.
Quando Peter ha visto il suo cane si è tolto la maschera ad ossigeno per accarezzarlo. Il cane scodinzolante e felice si avvicina al letto, poggiando le sue zampe sul materasso.
La dirigenza ospedaliera ha mostrato umanità nei riguardi di un uomo. Di fronte alle norme igenico sanitarie, per casi eccezionali, queste immagini spiegano quali siano in realtà le cose più importanti come i legami affettivi.
Peter aveva preso il cane conscio della propria malattia. Prendendolo aveva pensato che quel cane sarebbe stato vicino a sua moglia quando non ci sarebbe più stato lui.
Peter temeva di non rivedere più il suo cane. Ma grazie allo staff ospedialiero, la compassione si è sostituita ai protocolli.
Gli affetti di un cane per i malati terminali
Gli animali comunicano attraverso altri canali. Non a caso, vengono utilizzati per la terapia assistita in alcuni percorsi di recupero psico motori. Una terapia riconosciuta a livello istituzionale e integrata come percorso terapeutico ospedaliero, riconosciuto dal Ministero della Salute. Storie come il legame che ha unito Peter al suo border collie ricordano quanto il sentimento di amore sia incondizionato e rivolto ad ogni essere vivente. Gli animali, in un’epoca materialista come quella odierna, si fanno messaggeri di questa forza che da sempre ha contribuito a far progredire l’essere umano, tenendolo unito.
L’innocenza degli animali e il loro modo di essere senza maschere, bensì sempre presenti, da un punto di vista etico e filosofico, impone all’uomo l’integrità. Attraverso l’interazione, gli animali “obbligano” l’uomo a denudarsi e ad entrare in un tipo di comunicazione che si basa sulle facoltà empatiche, aprendo le porte del cuore attraverso il linguaggio dell’intuizione, autentico e veritierio, privo di menzogne.
C.D.
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