In occasione della Giornata mondiale Vegan, che si celebra il 1° novembre, l’organizzazione internazionale Peta ha promosso una performance a Londra per denunciare la crudeltà dei macelli. Per quest’anno, Peta ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, realizzando un “mattatoio” a cielo aperto nella centralissima piazza di Marble Arch dove gli spettatori potevano assistere agli orrori a cui vengono sottoposti gli animali destinati all’industria della carne.
“Scene simili accadono a migliaia di animali nel Regno Unito”, scrive Peta in un comunicato, commentando che in quei casi “lo spargimento di sangue è reale: maiali, mucche, polli e pecore vengono ammassati nei mattatoi, incatenati e appesi dalle zampe per poi essere uccisi con un taglio alla gola, facendoli morire per dissanguamento. Anche se si suppone che siano storditi primi, gli stessi metodi per stordirli sono inadeguati e spesso difettosi, per cui molti animali sono coscienti mentre stanno per essere uccisi”.
In questo teatro della sofferenza sulla quale si basa la società di consumo, viene anche ricordato che questo destino crudele viene anche destinato a mucche e galline sfruttate tutta la vita per la produzione del latte e delle uova e mandate al macello quando diventano meno produttive.
“Questa crudeltà non è né necessaria né giustificabile”, sottolinea Peta, spiegando che ci sono alternative valide per un’alimentazione sana che non comporta la sofferenza degli animali.
Peta ha poi invitato tutti quanti a provare ad essere vegani per 30 giorni nel mese di novembre.
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