Terrificante scoperta sott’acqua: Lamantini chiusi in gabbia

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By Antonio Papa

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lamantini

Una scoperta terrificante è stata fatta in Indonesia, nei pressi dell’Isola di Kokoya. Sono stati infatti trovati due Lamantini, mammiferi molto rari, in catene e legati a delle gabbie sott’acqua. A metterli in gabbia è stato un pescatore che voleva fare di loro un’attrazione turistica. Lim, uno dei due sommozzatori che hanno fatto la scoperta, ha raccontato del pescatore: “Ci ha chiesto del denaro in cambio di poter vedere dei lamantini o scattargli una foto”. E’ probabile che si tratti di una madre col figlio, anche se i mammiferi stavano in gabbie separate ed è impossibile stabilire da quanto tempo si trovassero in quelle condizioni ma, stando ai segni sui loro corpi, la situazione doveva andare avanti da settimane. “Quando abbiamo lasciato l’isola, l’uomo ha acconsentito a rilasciarli ma non ci sembrava affidabile, per questo abbiamo deciso di diffondere il video sui social media”, ha aggiunto poi Lim. Tant’è che il giorno seguente è sbarcata un’intera squadra della protezione animali e ha trovato gli animali nelle stesse condizioni con cui erano stati lasciati. Poi però i due Lamantini sono stati liberati e ora sono finalmente in mare aperto senza gabbie o recinzioni.

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Nemu makhluk malang ini saat surface interval di Pulau Kokoya (https://goo.gl/maps/vwuRhtXGL8q). Dugong ini ditangkap, diikat dan dikurung dengan makanan seadanya. Kondisi ekor yg diikat luka parah. kita sudah melakukan pendekatan ke nelayan agar dugong tangkapan ini dilepas dan dia sudah bersedia (walaupun kita sendiri ragu). Karena cuma sejam di pulau tsb, kita tdk tau dilepas beneran atau ngga. Sebenarnya dugong yg stress ini jika dilepas jg belum tentu bisa survive. Mengingat hewan ini tergolong terancam punah, jika ada yg punya kenalan di balai konservasi mungkin bisa dibantu forward dan ditangani. Dugongnya ada dua ekor, satu yg lebih kecil tidak terikat namun dikurung di jaring yg berbeda. Anyone, please help….

Un video pubblicato da Ryandito Mahendradani (@rmahendradani) in data:

 

 

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