È stato chiamato ‘bandy-bandy’ o ‘hoop snake’ il serpente scoperto di recente in Australia e del tutto casualmente. Purtroppo è già a rischio.
Una razza mortale di serpente velenoso è stata scoperta in Australia qualche anno fa, dopo che i ricercatori si sono imbattuti in un rettile letale nascosto in bella vista. Bryan Fry, dell’Università del Queensland, stava guidando una squadra di biologi alla ricerca di alcuni serpenti di mare quando tutti i membri della spedizione hanno notato questo rettile in particolare – una specie mai vista prima – noto come “bandy-bandy”.
Il tutto è accaduto vicino alla città di Weipa, nel nord del Queensland, che a sua volta si affaccia sull’Oceano Pacifico, nella parte nord-orientale dell’Australia. “Il bandy-bandy è un serpente scavatore, siamo sorpresi di trovarlo sulla roccia che dà sul mare”, ha detto il professor Fry. Questo serpente è “visivamente e geneticamente diverso dai suoi simili che si trovano sulla costa orientale australiana ed anche nell’entroterra”.
Nello specifico, il bandy bandy o ‘hoop snake’ (per la sua caratteristica abitudine di alzarsi formando dei cerchi) abitualmente si fa vedere di notte. Vive sotto terra ed è nero con anelli bianchi. Si nasconde anche sotto rocce, ceppi e tronchi e non lo si trova al di fuori dell’Australia. Inoltre il suo morso è velenoso, e potenzialmente letale. Un incontro con il bandy-bandy potrebbe risultare fatale, con la tossicità di cui è dotato il suo veleno pari a quella di un altro famoso predatore, il serpente nero da ventre rosso.
I sintomi tipici derivanti da un morso includono dolore localizzato, gonfiore del sito della ferita e delle articolazioni circostanti, formicolio ed intorpidimento delle estremità. I ricercatori hanno attualmente osservato un totale di cinque esemplari della nuova specie, nota come ‘Vermicella parscauda’, dopo averne trovati altri due vicino alla città di Weipa. Uno dei quali era stato ucciso da un’auto. Gli scienziati temono già, tuttavia, che l’attività mineraria pesante sulla costa occidentale della penisola di Cape York possa mettere in pericolo la specie.
In un rapporto pubblicato lunedì scorso, il team di ricerca ha suggerito che esiste un “urgente problema di conservazione” per il futuro di questo tipo di serpente. Causato dall’estrazione eccessiva di un materiale noto come bauxite, la principale fonte di alluminio al mondo. “L’estrazione di bauxite è un’attività economica importante nella regione e potrebbe rimodellare l’ambiente a scapito delle piante e degli animali nativi”, ha affermato il professor Fry.
Inoltre, i ricercatori stanno suggerendo che il veleno del nuovo serpente potrebbe rivelarsi inestimabile come fonte di proteine che potrebbero essere utilizzate nella produzione di futuri farmaci. “Ogni specie è preziosa e dobbiamo proteggerle tutte. Dal momento che non possiamo prevedere da dove verrà la prossima droga prodigio”, ha affermato il professor Fry. “La scoperta di questo enigmatico serpentello è sintomatica del problema molto più fondamentale. Ovvero quanto poco sappiamo della nostra biodiversità e quanto possa essere perso prima ancora di scoprirlo”.
A.P.
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