Persone normalissime che avevano una vita, un lavoro e una famiglia. Affetti quotidiani che troppe volte diamo per scontati. Una realtà fatta d’impegni ma anche di piccole soddisfazioni, fino al giorno in cui tutto cambia. E’ la condizione di numerosi individui che negli Stati Uniti e in ogni angolo del mondo, si trovano dal giorno all’indomani, senza un lavoro e una casa. Coniugi o persone sole costretti a vivere in strada perché la società non garantisce loro un diritto: quello di vivere dignitosamente. Trovare la forza e l’umiltà di accettare alcune condizioni e di ricominciare dal basso, combattendo ogni giorno contro l’emarginazione e soprattutto il giudizio collettivo.
Lo scorso 16 febbraio è stato condiviso su youtube un breve documentario sui “Senza tetto e i loro cani”. Un filmato commovente nel quale sono raccolte numerose testimonianze di vita. Racconti di drammi vissuti personalmente:”Le persone non riusciranno mai a capire quello che può capitare di brutto nella vita: sei messo da parte, scartato e gettato via come un sacco della spazzatura. E questo succede, è successo a me, può succedere a chiunque”, racconta un giovane senza tetto.
Una coppia di coniugi è rimasta senza casa e spiega come ogni giorno tenta di trovare un modo, da tre anni a questa parte, di sopravvivere e di trovare una soluzione per uscire fuori da quella condizione.
In tutti questi drammi, loro non hanno abbandonato l’unica cosa alla quale tenevano: il loro cane. Un affetto, un amore incondizionato, un essere che ama il suo padrone anche se non ha più una casa. In quello sguardo di fedeltà e lealtà , molti senza tetto trovano la forza di perseverare. “C’è chi ha cercato di rubarmi il cane, chi ha detto di portarlo in un canile, chi invece ha cercato di comprarmi il cane”, spiega un altro senza tetto, sottolineando che “è una cosa impossibile, non potranno mai separami dal mio cane”.
“Lui si prende cura di me, meglio di quanto io pensi a me stesso. Quando dormo lui mi protegge e mi avverte della presenza di qualcuno che si avvicina”, racconta un’altra vittima del sistema.
Testimonianze straordinarie di un legame che va oltre ai beni materiali e che ti permette di continuare a sperare in quel poco di umanità che ancora sopravvive ad una società per la quale i deboli non dovrebbero esistere.