Mucca scappa dal macello. Poliziotto le spara per strada
Era scappata da un macello e vagava per la strada. Una mucca, indifesa che non era minacciosa. L’esemplare camminava lentamente, guardandosi attorno, un po’ frastornata e intimorita dall’ambiente. Ignara di quanto sarebbe accaduto, cercava la sua libertà per le strade di Álava, nei Paesi Baschi in Spagna.
E’ una voce d’indignazione quella del Partito Animalista Spagnolo, il Pacma. Una voce che condanna la violenza gratuita e l’indifferenza nei riguardi della vita di un animale. Una vita che non ha alcun valore. Tanto, il destino di quella mucca era già segnato.
Una fuga per scappare dall’orrore, quello della morte. Sul posto, è intervenuto un agente della polizia locale che ha braccato l’animale, seguendolo attraverso un parco pubblico, sovrastante la strada dove si era smarrita la povera mucca.
L’agente non ha avuto alcun ripensamento, quando ha avuto l’esemplare sotto tiro, ha sparato, uccidendolo.
Quello che colpisce, oltre alla brutale condanna a morte e alle modalità impiegate, è il commento del poliziotto, poco prima di sparare: “A tomar por culo!” ( A prenderlo nel …). Parole di una volgarità assoluta che lasciano poco margine alle giustificazioni. Parole che fanno intuire il tipo di individuo che ha sparato, la sua mentalità, carente di empatia. Si tratta del gesto di un vigliacco che si nasconde dietro una divisa. Un esaltato che attendeeva unciamente il momento di dimostrare quanto era bravo a sparare.
Secondo quanto denuncia il Pacma, l’agente recentemente aveva già commesso un’azione simile. Per questo, il partito animalista spagnolo ha deciso di alzare i toni.
“Dobbiamo denunciare pubblicamente la mancanza di empatia dell’amministrazione e il suo disprezzo per la vita”, commenta il Pacma.
“Gli animali non meritano di morire con un colpo di fucile per strada”, conclude l’organizzazione.
La rabbia non si placa. L’orrore di queste immagini condivise dal Pacma sono lo specchio di un sistema che non rispetta la vita.
Negli ultimi anni sono stati registrati diversi casi di bovini fuggiti dai macelli. Le organizzazioni animaliste e gli esperti hanno spiegato il terrore di cui sono vittime queste povere bestie. Portate vie dalla loro casa, trasportate in condizioni disumane, sottoposte a forti stress e all’ansia, vengono scaricate al macello, dove regna l’odore della morte. Animali consapevoli del destino che li attende. Alcuni esemplari non l’accettano e cercano di fuggire.
In alcuni casi fortunati, le associazioni sono riuscite ad intervenire in tempo per riscattare questi esemplari. In Olanda, nel mese di gennaio 2018, ha avuto una forte risonanza il caso di una mucca scappata dal macello, poco prima di essere caricata sul camion. L’esemplare ha tenuto sotto scacco per mesi il proprietario e le autorità impegnate nel suo recupero, nascondendosi tra i boschi. Fino a quando un’associazione è riuscita a riscattarla e a salvarle la vita.
Animali che meritano il rispetto durante la loro vita e nella morte. Eppure, come dimostra questo video condiviso dal Pacma, non è così.
Immagini che ci portano a riflettere e ad interrogarci.
E se da un punto di vista evolutivo gli animali fossere giunti ad un grado di consapevolezza maggiore? Come dovrebbe comportarsi di conseguenza l’uomo? Dov’è l’umanità in tutto ciò?
C.D.
+++ IMMAGINI NON ADATTE A PUBBLICO SENSIBILE+++
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