Maltrattamento degli animali: è ora di dire basta!

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By lotta75

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Troppo spesso tendiamo a dimenticare la sofferenza degli animali, presi dalla frenesia degli impegni quotidiani. Troppo volte giriamo lo sguardo dinanzi a situazioni che non ci piacciono e offendono la nostra sensibilità. Troppe volte evitiamo di guardare un video perché siamo certi che provocherà in noi un senso di malessere che potrebbe violentare la nostra anima. Ad essere violentati non sono gli esseri umani, ma bensì milioni di creature indifese che ogni anno vengono uccise o maltrattate.

Il maltrattamento di animali è un reato previsto dall’art. 544-ter del codice penale.Un reato al quale non viene mai dato il giusto peso tanto che ancora oggi c’è chi, come recentemente un rappresentante di Federcaccia, minimizza questa violenza, sottolineando che “si tratta di animali e non di essere umani” (clicca qui), dimenticandosi del fatto che chi fa del male ad un animale potrebbe essere un soggetto pericoloso per la società (clicca qui).

La violenza e il maltrattamento nei confronti degli animali è ovunque nella nostra società e ogni singolo individuo ne è in parte responsabile: dalla catena alimentare che viola in benessere animale, allo sfruttamento del territorio con il quale distruggiamo l’habitat degli animali, alla moda con le pellicce, le tradizioni come la caccia, la corrida o il palio, fino alle mure domestiche dove migliaia di animali subiscono i soprusi dell’uomo nel silenzio più assoluto. Crudeltà perpetrate nei confronti di vittime che non possono parlare o denunciare.

Ecco un video condiviso lo scorso ottobre sui social da Edoardo Stoppa e che illustra perfettamente questo nostro universo fatto di violenza e vigliaccheria, che dobbiamo iniziare a cambiare.

SCUSATE PER QUESTO VIDEOSono immagini forti, dure, crudeli. Si fa fatica a guardare il video fino in fondo!Però bisogna divulgare il più possibile.. perchè il mondo sta cambiando e noi possiamo essere parte attiva di questo cambiamento, affinchè situazioni del genere.. non esistano più.

Posted by Edoardo Stoppa on Mercoledì 14 ottobre 2015

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