Le api laboriose, con grande forza stappano il contenitore del miele per ottenere il desiderato “bottino alimentare”. Un esempio di collaborazione
Il proverbio “l’unione fa la forza” è un esempio che calza a pennello per questa storia. I protagonisti sono insoliti e particolari ma noti per il loro grande spirito di collaborazione. Si tratta delle api che sono diventate le artefici di un’impresa davvero straordinaria. Grazie al loro intuito e alla loro incredibile tenacia, sono riuscite ad aprire il tappo di un contenitore di miele. Gli abili insetti si sono riuniti attorno al contenitore, cominciando a spingere il tappo che dopo un pò è saltato, liberando l’accesso all’agognato cibo.
Il gruppo aveva solo un obiettivo, riuscire ad accaparrarsi il tanto atteso nettare che per essi costituisce un richiamo irresistibile al quale non avrebbero potuto sottrarsi. La collaborazione fraterna e amichevole è stata l’ingrediente principale che gli ha consentito di raggiungere la meta prefissata. Del resto il miele è l’alimento prodotto in surplus e raccolto dagli apicoltori che serve anche alle medesime api per la loro sopravvivenza, in quanto una parte devono tenerla tutta per loro. La scena ripresa dimostra quanto la natura sia in grado di insegnarci dandoci lezioni dalle quali dovremmo prendere esempio.
La loro attività rivela l’immensa laboriosità degli insetti citati aventi una struttura gerarchica ben definita che consente ai piccoli animali di aiutarsi gli uni con gli altri.
Al vertice è situata la regina che è capace di deporre circa 1000 uova al giorno; seguono i fuchi, aventi lo specifico compito di fecondare le uova presenti per questo soltanto nel periodo primaverile; infine, le operaie femmine, indispensabili all’armonia e all’efficienza dell’intero gruppo che hanno il ruolo di raccogliere il nettare e il polline, pulire le celle, nutrire le larve con il miele e la regina con la pappa reale. Le celle sono di cera e vengono realizzate per collocare le uova le quali prima diventano larve, poi uova e poi adulte.
Tutta l’attività viene compiuta mediante una particolare danza che ha il compito di diffondere specifici segnali chimici come i feromoni. La loro indole le conduce a diventare aggressive quando percepiscono una minaccia per se stesse e per l’intero alveare, avvalendosi del pungiglione dotato di dentelli che una volta penetrati nei tessuti sono connessi con gli organi interni degli insetti. Tuttavia, la loro pericolosità viene schivata da particolari animali quali i ragni, gli orsi, le puzzole, i rospi e il tasso del miele.
L’ape insomma, è un animale dal quale prendere esempio per molti aspetti.
(Fonte video Butzza Tv)
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Benedicta Felice
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