L’abbandono dal punto di vista di un cucciolo di gatto

L’abbandono dal punto di vista di un cucciolo di gatto

abbandono

Quando si parla di abbandoni la prima immagine è quella di un cane smarrito che vaga lungo una strada desolata o trafficata, nell’indifferenza di tutti. Raramente, si associa l’idea dell’abbandono a quella dei gatti, forse perché nel pensiero comune, si tratta di animali più indipendenti e quindi con maggiore possibilità di sopravvivenza.

Eppure i gatti sono tra le vittime più diffuse di azioni crudeli, come emerge dalla cronaca di ritrovamenti di cuccioli gettati nei cassonetti o uccisi per soffocamento nelle buste di plastica. Abitudini piuttosto comuni, collegate all’assenza di educazione e di sensibilità nei riguardi dei nostri compagni a 4zampe, per cui i gatti non vengono curati e basterebbe la loro sterilizzazione per evitare gli orrori.

Questo video pubblicato su Facebook è in realtà uno spot contro l’abbandono, con il quale s’invita le persone a non essere indifferenti a questo tema o al destino di piccole creature indifese.

Un filmato che mostra cosa significa per un cucciolo l’abbandono in una grande città, i pericoli in cui incorrono questi dolci pelosi, le paure e il senso di smarrimento di piccoli esseri che, a poche settimane di vita, devono fare i conti con una realtà ostile.

Alla vigilia del periodo estivo, in cui aumenta il fenomeno degli abbandoni, riproponiamo queste poche immagini per ricordare a tutti l’importanza di proteggere i più indifesi.

Secondo i dati, si stima che ogni anno nel BelPaese vengono abbandonati 80 mila gatti. Un tema importante considerando che, in base al Rapporto Eurispes 2016 il 43,3% degli italiani hanno un animale, mentre due italiani su dieci ne avrebbero più di uno.Le preferenze sono sempre per i cani, presenti nel 60,8% delle famiglie seguito dal 49,3% dei gatti.

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