Una tigre di peluche è stata la grande intuizione dei dipendenti di una riserva naturale in India, all’interno della quale nelle scorse settimane erano stati portati tre cuccioli di tigre, ritrovati in condizioni preoccupanti accanto al corpo della loro mamma, che purtroppo era rimasta uccisa a causa del contatto fatale con una recinzione elettrica eretta da dei contadini di un villaggio sottoposto alle scorribande di vari animali selvatici.
I tre tigrotti erano rimasti scossi da quanto vissuto, e senza più la loro mamma che li accudiva, si rifiutavano di prendere il latte che i lavoratori della riserva gli mettevano davanti. Finché qualcuno ha avuto la brillante idea di sistemare nella loro gabbia un gigantesco pupazzo di una tigre, debitamente modificato per ospitare al suo interno dei biberon collegati a delle mammelle sintetiche.
In questo modo i tre cuccioli di tigre hanno ritrovato verve e vitalità, e soprattutto l’appetito, riprendendo a nutrirsi. In più giocano con il peluche con grande disinvoltura. Invece se la passano decisamente peggio altre tigri chiuse in una riserva naturale in Cina, dove i responsabili della struttura evidentemente non hanno a cuore le loro sorti, a differenza dei tre tigrotti indiani.
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