Portano la gioia e l’allegria ovunque. Riempono le giornate con scodinzolii, giochi e carezze. Non chiedono altro che un po’ d’affetto che contraccambiano con amore e una fedeltà che supera ogni barriera. I loro sentimenti sono puri e non conoscono malignità, né hanno come l’uomo secondi fini nei rapporti. Il regno animale è un universo fatto non solo d’istinto di sopravvivenza ma anche di sentimenti e legami. Numerosi registi e associazioni animaliste hanno realizzato dei video per documentare quanto sia doloroso per queste creature l’abbandono o la separazione dal padrone. Creature tradite che si trovano in balia di un destino pieno di pericoli, minacce e rischi di maltrattamenti. Tra questi, un regista francese recentemente ha realizzato un video intenso di come un cane, diventato randagio ricorda la sua vita al fianco dell’amato padrone (clicca qui), uno spot altamente poetico quanto crudele. Mentre un fotografo, Martin Usborne che ha sempre indagato il rapporto tra l’uomo e gli animali, ha realizzato una serie sulla nobiltà dei cani abbandonati (clicca qui), concedendo straordinari ritratti di cani la cui vita da randagio non ha scalfito la loro essenza.
Tra i video del 2015 dedicati alla denuncia sugli abbandoni, vogliamo ricordare anche quello diretto da Zsófia Zsemberi, intitolato “Gift” (Regalo), condiviso ad aprile su youtube e che ha raccolto oltre 20 milioni di visualizzazioni.
Anche in questo caso, si tratta di un filmato commovente, con il quale si è voluto far capire cosa rappresenta l’abbandono. Attraverso la metafora di una bambina, accolta in una famiglia, il regista racconta la gioia e lentamente come quella presenza diventa con il tempo ingombrante, fino al giorno in cui viene sancito “l’abbandono”.
Un messaggio molto forte con il quale viene denunciato il tradimento, l’indifferenza e l’assenza di sentimenti nello sbarazzarsi di una creatura, lasciandola in un parco desolato, lontana da casa…
Risultato? Spaesamento, solitudine, paura… e tanto dolore.