Il koala torna nel suo habitat, prima di arrampicarsi sugli alberi di eucalipto si guarda intorno e annusa le piante, incredula di esserci ritornata
Lentamente, passo dopo passo l’Australia comincia a ritornare alla vita di prima. E il suo ritorno, non poteva che avvenire tramite le mascotte di questo meraviglioso continente: i koala. Clare è il simbolo della tenacia di questi adorabili animaletti che tornano a riappropriarsi della loro vita, in seguito a mesi di sofferenze e tante speranze che sembravano vane. Clare dopo essere stata curata dai volontari dell’associazione “Southern Koala Rescue” è ritornata nel luogo in cui abitava prima dei devastanti roghi che l’hanno attanagliata. Dalle espressioni presenti sul suo dolcissimo viso, si comprendeva la sua incredulità per aver potuto di nuovo fare ritorno nella sua “casa”.
“Appena è ritornata nel suo habitat, è apparsa visibilmente stupita tanto che prima di arrampicarsi si è guardata intorno e ha annusato gli alberi” hanno sottolineato i volontari su Facebook. Una reazione comprensibile da parte dell’animale che sarebbe stata comune a tutti coloro i quali si sarebbero trovati nella medesima situazione. Per la prima volta, dopo ben quattro mesi l’emergenza è stata dichiarata conclusa. La notizia è stata diramata dal Nuovo Galles del Sud che si è configurato come lo stato più colpito dagli incendi a partire da novembre 2019. Ed è proprio lo stato citato ad aver annunciato tempo fa che l’emergenza si sarebbe placata.
Tuttavia, ancora restano attivi solo pochi focolai, i quali però non destano preoccupazione per i Vigili del Fuoco. Come accade spesso al termine di una situazione catastrofica, si tirano i bilanci dei danni compiuti e i dati stilati fanno paura. Tre mila le abitazioni rase al suolo insieme a trenta persone che hanno perso la vita. E purtroppo, non finisce qui perché migliaia di abitanti sono stati costretti ad evacuare le proprie abitazioni nel disperato tentativo di sfuggire alle fiamme. Gli animali sono state le vittime principali; secondo quanto affermato dall’Università di Sidney quelli morti sarebbero oltre un miliardo, affermazione che non è stata mai smentita. Nello specifico, attenendoci ai dati raccolti dagli organi di stampa locali e inglesi, i koala sono stati quelli maggiormente coinvolti. Venticinquemila esemplari deceduti sono stati evidenziati solo sull’Isola dei Canguri e altri otto mila nel Nuovo Galles del Sud con una conseguente perdita sostanziale del loro habitat.
Nel complesso, la scomparsa delle specie si attesta a 113 che vede 19 mammiferi, 20 rettili, 13 tipi di uccelli, 17 di rane, 17 di pesci d’acqua dolce, 22 gamberi spinosi e 5 invertebrati. Una situazione drammatica causata dai cambiamenti climatici che stanno mettendo al tappeto il nostro pianeta con conseguenze catastrofiche ed impressionanti. Infatti, le altissime temperature in Australia non rappresentano una novità in quanto, da sempre nel corso della stagione estiva si raggiungono i 41,9 in media, anche se in altre zone, si arriva ben oltre tale numero.
L’anomalia si è evidenziata con i vasti incendi che hanno devastato oltre 10 milioni di ettari di territorio. Dopodiché , ha fatto seguito un periodo di copiose piogge che non sembravano concedere una tregua a questa povera terra martoriata dai pesanti effetti climatici.
L’Australia però non si è mai arresa, continuando a lottare per la sua salvezza, per tornare quella di un tempo. Ora comincia a farlo, e di sicuro, diventerà più forte di prima.
(Fonte Zoo earth tv)
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Benedicta Felice
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