Il cane torturato, scampato al pericolo di una morte crudele e sicura. Salvato grazie all’impegno dei volontari del rifugio
Le sue condizioni erano disperate, tanto da far pensare ad una morte certa. La tenacia ha permesso a Lazzaro di lottare come un leone, per salvarsi, sostenuto dall’immenso affetto dei suoi salvatori Alfia ed Angelo. Lazzaro è stato lanciato senza pietà da una scarpata all’altezza di sei metri, legato con le corde e infilato in un sacco, probabilmente da alcuni bulli, il 1 marzo del 2019. Un giorno che ha segnato per sempre la vita del cucciolo, costretto ancora a fare i conti con quel terribile giorno. Per fortuna, l’animale non è rimasto solo, potendo fare affidamento sui responsabili dell’Oasi del randagio, in Sicilia che senza alcun dubbio, fanno fatto tutto il possibile per sottrarlo ad una morte ingiusta e crudele.
Fin dal primo momento, i medici sono stati scettici, in quanto il cane versava in gravissime condizioni fisiche, dovute alla caduta che non gli permettevano di muoversi.
Il quattro zampe è deperito, debole, con il corpo martoriato dalle ulcere da decubito e dalle ernie diffuse. Alfio ed Angela decidono di condividere questa orrenda vicenda sui social, seguendo passo dopo passo, i miglioramenti del cane, connessi con le cure spesso dispendiose.
Tuttavia, i loro preziosi gesti quotidiani, non sono oggetto di indifferenza ma accolgono un gran numero di persone che decide di inviargli coperte, crocchette, e denaro. La situazione di Lazzaro viene documentata attraverso i video, che divengono quasi una sorta di bollettino per informare sullo stato di salute del quattro zampe, connesso con un aspetto molto più importante: dimostrare che la crudeltà umana non può impedire alla fiducia di crescere di nuovo.
La fiducia menzionata è quella relativa agli umani, tanto difficile per gli animali che sono costretti a subire torture, maltrattamenti di ogni genere e un’atroce sofferenza.
Pertanto, nonostante le cure, Lazzaro ha perso l’utilizzo delle zampe posteriori. Tuttavia, non è totalmente incapace di muoversi grazie all’impiego di un carrellino appositamente costruito che gli permetterà di camminare e correre come tutti gli altri animali.
Purtroppo, con il passare del tempo, Lazzaro ha scoperto di avere un altro animale, simile a lui, nella sofferenza. Si chiama Angelino che, a causa di gente crudele che gli ha riservato insensati maltrattamenti, dovrà usare il carrellino.
Due storie che dimostrano quanto la cattiveria umana sia in grado di fare del male e nello stesso tempo, quanto la forza degli animali, riesca a farli risollevare.
(Fonte video L’Oasi del Randagio)
Leggi anche:
B.F.
Amoreaquattrozampe è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI
La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…
Lo ha beccato anche lui e ora non sai come guarirlo? Il raffreddore nel gatto…
Animali strani e bizzarri quelli che si generano con l'incrocio tra diverse specie. Scopriamo insieme…