Ci sono scene alle quali siamo ormai abituate. Ma mai e poi mai potremmo farcene una ragione. La malvagità è qualcosa dalla quale non ci sarà mai una riposta, né si potrà mai giustificare. Purtroppo la condizioni di molti animali è quella di subire la perversione e la cattiveria di chi è insensibile alla sofferenza di esseri indifesi e profitta delle loro debolezze e della loro fiducia e lealtà .
E’ il caso dei cani da caccia che ogni anno a fine stagione vengono abbandonati in Spagna: quelli più fortunati vengono lasciati nelle campagne, altri vengono trovati impiccati agli alberi e infine ad alcuni come Pippa gli si spezza le gambe affinché non scappino o seguano il padrone, lasciandoli morire nell’agonia, condannandoli a priori.
Si tratta di una macabra quanto amara realtà , che si ripropone ogni anno, non solo in Spagna ma un po’ ovunque, nei luoghi più emarginati, dove non vi è rispetto, prevenzione e sensibilità nei riguardi degli animali.
A distanza di una settimana dal salvataggio di Pippa, la Viktor Larkhill Foundation è di nuovo in prima linea nel salvataggio di un altro esemplare chiamato Patrick. Anche in questo caso si tratta di un cane da caccia abbandonato a fine stagione, ma che qualcuno aveva prima tentato forse di strangolare.
Infatti, il cane è stato avvistato per strada, in condizioni gravi: denutrito con una ferita sanguinolente al collo, come se qualcuno gli avesse messo una corda stretta che gli ha segato la pelle e la carne. Una prassi, quella dell’impiccagione, diffusa nelle campagne spagnole.
Dopo una segnalazione, i volontari della Viktor Larkhill sono intervenuti sul posto per recuperare Patrick. Dopo diversi appostamenti, il cane è stato recuperato con una gabbia trappola e infine spostato in una clinica dove è stata trattata la brutta ferita che aveva al collo.
Un cane fortunato che presto potrà tornare a correre spensierato. Una volta recuperata la brutta emorragia, il cane potrà essere sottoposto ad un intervento di chirurgia estetica per ricostruire la parte segata del collo.