Il famigerato Festival di Yulin che vede al centro di tutto il massacro di innumerevoli cani e gatti apre i battenti anche quest’anno.
Alcuni veterinari cinesi sono stati filmati nel tentativo di provare disperatamente a salvare gli animali dal festival di Yulin. Si tratta di una manifestazione macabra che ogni anno va in scena nella omonima città situata nella regione di Guangxi Zhuang, in Cina. L’evento richiama migliaia di persone amanti della carne di cane. E di conseguenza provoca anche la morte di altrettanti quattrozampe, costretti a subire violenze indicibili. Una convinzione locale infatti vuole che la carne di cane risulti più tenera e raffinata se gli animali vengono sottoposti a percosse. Da tutto il mondo intanto milioni di persone, animalisti e non, fanno pressione sul governo cinese per porre fine al massacro annuale.
E ad ogni edizione del festival di Yulin circolano filmati che documentano i massacri dei poveri cani ed anche gatti. Li si può vedere ammassati in gabbia, in preda all’estrema sofferenza ed alla paura. Gli animali sembrano essere del tutto consapevoli di ciò che li aspetta. In loro favore si stanno attivando anche dei monaci buddisti di un santuario che sorge nei pressi di Yulin.
Monaci che cercano di salvare e di riabilitare i cani sottratti dalle uccisioni di massa. Loro stessi hanno diffuso diversi video che mostrano animali che ricevono cure e cure nel loro centro. Dopo essere stati portati al riparo con un aspetto terrorizzato in piccole gabbie, i veterinari ingaggiati dai monaci si attivano per tranquillizzarli e curarli.
Le stime ufficiali riguardo al festival di Yulin riportano che in media più di 10 milioni di cani ed anche gatti vengono macellati ogni anno in Cina. Questo evento, della durata complessiva di 9 giorni, è diventato sinonimo di crudeltà sugli animali. Tra le violenze messe in atto, gli animali vengono anche bruciati, oltre ad essere randellati a morte. Continuamente centinaia di migliaia di persone hanno chiesto al governo cinese di porre fine al festival.
Una petizione forte di 235.000 firme è stata consegnata a Lu Xinshe, segretario del partito comunista della regione del Guangxi. A questa richiesta è pervenuta in allegato anche una lettera della Humane Society International (HSI), che ha collaborato con Care2 e gruppi cinesi VSHine e Capital Animal Welfare Association.
I firmatari provengono da varie zone del mondo. Soprattutto da Regno Unito, Australia, Canada e Stati Uniti. La petizione è stata anche approvata da 87 gruppi cinesi di protezione degli animali. La lettera chiede l’insediamento di posti di blocco al di fuori della città di Yulin per impedire ai camion illegali di trasportare cani e gatti verso la morte.
L’HSI ha dichiarato: “Il festival di Yulin è diventato il simbolo della crudeltà di questo commercio aberrante ed in pochi giorni migliaia di cani e gatti, per lo più animali domestici rubati, faranno il loro ultimo respiro terrorizzato in uno dei tanti mattatoi di Yulin.
“Il 2018 è l’anno del cane, e non c’è migliore opportunità di porre fine alla sofferenza”. Nonostante appaia come un festival tradizionale, l’evento di Yulin ha iniziato ad essere famoso solo nel 2010. È ritenuto come un modo per i commercianti di cani di aumentare le vendite. Gli attivisti animalisti hanno chiesto multe pesanti per coloro che vengono trovati a vendere carne di animali domestici. Ci sono anche richieste per la confisca di tutti gli animali trovati nelle gabbie, affinché vengano poi affidati agli attivisti.
A.P.
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