Era ferita, disorientata, vagando per le strade, ormai quasi rassegnata a lasciarsi morire. Per fortuna qualcuno ha avuto compassione di quella dolce randagia, ridotta uno scheletro con una brutta infezione su una ferita sopra alla schiena. A malapena riusciva a camminare. I volontari accorsi sul posto dopo una segnalazione l’hanno trovata in quelle condizioni, mentre cercava flebilmente un po’ di cibo qua e là. Lo staff di Animal Aid ha tentato un approccio, iniziando a seguire quella tenera randagia che non aveva neanche la forza di scappare. Ad un certo punto, il cane si è accorto che lo stavano seguendo e ha alzato lo sguardo verso quella persona: uno sguardo vuoto, ormai privo di speranze. Eppure, questa volta, quello sguardo non si è sbagliato e quella persona non l’avrebbe lasciata sola. Il volontario dopo aver seguito la randagia ferita, coglie l’occasione giusto per prenderla, ricoprendola con una coperta e bloccando il movimento del cane, grazie ad una bancarella lungo la strada.
Il cane non ha reagito e si è lasciato prendere senza fare troppa opposizione. I volontari l’hanno trasferito presso il rifugio dove è stato visto dai veterinari che hanno subito effettuato delle flebo per la forte disidratazione. La dolce randagia è stato poi anestetizzata per curare la grave ferita infetta. Le sue condizioni erano estremamente fragili e gli stessi veterinari non erano sicuri che ce l’avrebbe potuta fare. Ma questa signorina chiamata Edith non aveva di certo l’intenzione di mollare e dopo diverse settimane di trattamenti e di attenzioni da parte dello staff della nota associazione che opera in India. Con tanto amore, Edith ha superato la fase più critica e le sue condizioni son migliorate a tal punto che il suo pelo è cresciuto e tornato di un colore miele, splendente come un tempo. L’espressione di gratitudine nello sguardo di questa randagia è forse uno dei più bei messaggi e uno dei motivi che danno forza e coraggio a tutti coloro che continuano nell’ardua impresa di soccorrere questi poveri animali che vivono come fantasmi nelle grandi città, nell’indifferenza dei cittadini.