Le vicende che legano cani e soldati nelle zone del mondo devastate dalla guerra a volte possono rivelarsi molto profonde e sorprendenti.
Spesso le storie che provengono dalle martoriate zone di guerra in ogni angolo del mondo sono tutte caratterizzate da un finale triste. L’epilogo tragico molte volte coinvolge non solo le persone, soprattutto bambini, ma anche gli animali. Non è così però in questo caso.
C’è infatti un ex soldato che ne ha viste tante durante le sue pericolose missioni in Afghanistan nel corso degli ultimi anni. Lì ci sono persone cattive che intendono soffocare la libertà in nome di ideali sbagliati. La religione è solo un pretesto per poter imporsi sugli altri, e chi fermamente crede che sia Allah a volere tutto questo davvero non riesce a capire come stiano invece le cose.
La conseguenza è che milioni di individui soffrono. E tra loro pure tanti animali. Questo soldato allora ha deciso di fare qualcosa in prima persona. Infatti gli animali sono tra le ultime preoccupazioni di chi intende fare qualcosa. Ci sono altre priorità , ma non va dimenticato che anche la loro vita è importante.
Cani e soldati, la storia di Pen e Nowzad
Lui si chiama Pen Farthing e dal 2006 è stato in Afghanistan per conto della Reale Marina Britannica. Durante un pattugliamento nella città di Nowzad, nella provincia di Helmand, un cane randagio gli si avvicinò. E Pen decise subito di adottarlo. Il nome scelto per questo quattrozampe fu proprio Nowzad.
Una settimana dopo, l’uomo poté fare ritorno a casa, e portò il suo nuovo amico con sé. Ad oggi Nowzad è ancora in buona salute, Pen intanto ha messo su un rifugio per cani a Kabul, la capitale afghana. Ed indovinate che nome ha scelto per la struttura? Esatto: Nowzad.
Gli animali trovatelli qui vengono accolti e curati. Il randagismo ed i casi di cani affetti da rabbia sono notevolmente diminuiti grazie al canile di Pen. E tanti soldati che sono lontani dalle loro famiglie e che rischiano ogni giorno la vita possono almeno contare sull’affetto di numerosi cani.
A.P.