Un bruco diventa farfalla: che meraviglia la natura! Voi ad esempio avete mai visto come avviene questa trasformazione? Difficile, visto che è un processo che richiede un po’ di tempo e delle condizioni ambientali predisposte. Sono quattro i principali stadi di un ciclo vitale di una farfalla: uovo, bruco, pupa (o crisalide) e adulto. In questo splendido video, è possibile assistere al passaggio, ovviamente accelerato a velocità “normale”. L’insetto è attaccato al suo bozzolo, inizia ad agitarsi e pian piano si trasforma nella farfalla, attraverso tutti i vari stadi della metamorfosi. Una farfalla pronta per vivere la sua nuova vita e spiccare il volo. E’ la natura che prende forma e cambia in continuazione. Un’immagine stupenda in un video semplicemente meraviglioso.
Le farfalle appartengono alla famiglia dei lepidotteri, come le falene. Da un punto di vista della classificazione tassonomica non vi è una distinzione tra falene e farfalle, anche se hanno delle caratteristiche ben diverse a cominciare dal fatto che le falene sono notturne, mentre le farfalle sono diurne e hanno dei colori molto più accesi. Esistono ben 170mila specie di lepidotteri suddivise in 127 famiglie. Si tratta degli insetti più diversificati al mondo.
La vita della farfalla continua ad affascinare. Il passaggio dal bruco alla farfalla è una metamorfosi rapida che provoca la nascita di una creatura meravigliosa dai disegni geometrici straordinariamente perfetti con una varietà di colori incredibile.
Il ciclo vitale della farfalla si sviluppa in quattro fasi passando dall’uovo, al bruco, la crisalide e infine la farfalla adulta.
Le uova delle farfalle sono molto piccole, di forma circolare, di un colore che sfuma dal bianco alla tonalità del giallo. Quando si sta per schiudere, il colore diventa più scuro e si può notare, grazie alla trasparenza dell’involucro, il bruco che si muove al suo interno. Quando il bruco esce dall’uovo, inizia a nutrirsi del guscio per poi passare alla ricerca di una pianta sulla quale iniziare la sua trasformazione in crisalide.
Il Bruco o larva ha una una durata di vita che può spaziare in base alla varietà della specie da 1 mese ai tre anni. Esiste una specie, nota come il Gynaephora groenlandica, bruco di una falena che vive nelle zone fredde della tundra e oltre il Circolo Polare Artico per il quale è stato documentato un ciclo vitale che arriva a 14 anni prima della sua trasformazione.
Il bruco più comune mangia le foglie delle piante e può vivere mimetizzandosi nella vegetazione oppure sfoggiando colori sfarzosi. Infatti, spesso le prede non attaccano le specie molto colorate che possono essere indice di tossicità.
Trovata la pianta ospite che consente l’ambiente ideale, il bruco si muta in crisalide.
Come osservato, si tratta di un procedimento estremamente complesso per cui si assiste ad una lacerazione della cute sul dorso del bruco che se ne ibera attraverso torsioni del corpo. Successivamente, la crisalide può sia permanere sul terreno che vivere attaccata ad una foglia o ad un ramo tramite una cintura di seta. In alcune specie, la crisalide è un vero e proprio bozzolo, realizzato con un intreccio di fili di seta, realizzato dal bruco.
Durante la fase della crisalide, alcuni enzimi e ormoni, contribuiscono alla trasformazione in farfalla. Solo quando si arriva ad una maturazione all’interno della crisalide, l’involucro di seta si rompe. La farfalla fatica ad uscire dal bozzolo. Infatti, vi è una fase lunga durante la quale le ali sono ancora ripiegate. Attraverso l’aspirazione dell’aria, la farfalla riesce a mettere in circolo l’emolinfa, ovvero il sangue dell’insetto, che raggiunge le venature delle ali che si devono poi asciugare con il sole.
La farfalla poi abbandona la crisalide per andare a nutrirsi del nettare dei fiori e riprodursi.
La vita di una farfalla varia in base alle specie. Tuttavia se un bruco può vivere diversi anni, la vita media di una farfalla spazia da un mese fino a quasi un anno.
La farfalla adulta ha una vita media che va da pochi giorni a un paio di settimane per alcune famiglie come Papilionidi, Licenidi, Sfingidi, Nottuidi, Ninfalidi.
Le specie più grandi come le Caligo e Morpho o le Heliconiina arrivano anche ad un mese. Le Morpho e le Caligo si nutrano di frutta matura per cui traggono un maggiore valore nutritivo che ne determina la longevità, mentre le Heliconiinae alimentandosi anche del polline dei fiori hanno un apporto maggiore di proteine ed aminoacidi grazie al quale prolungano la loro durata di vita arrivando anche ad 8 mesi.
Altre specie come la Vanessa atalanta fanno ricorso ad altre risorse con le quali vanno in “risparmio energetico”. Questo processo si chiama “diapausa”, ovvero le Vanesse adulte trascorrono l’inverno al riparo senza nutrirsi, riuscendo a vivere più a lungo. In alcuni casi, anche la farfalla monarca (Danaus plexippus) per le generazioni nate in autunno, possono vivere anche loro fino ad 8 mesi, andando in diapausa.
In generale, il maschio della farfalla vive meno a lungo rispetto alle femmine in quanto hanno un consumo energetico maggiore andando sempre alla ricerca della femmina. Al contrario fin dallo stadio del bruco, la farfalla femmina ha un tempo di maturazione più lungo, mirato alla riproduzione.
Ecco il ciclo vitale della farfalla, dallo stadio del bruco alla farfalla adulta
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