Una vicenda decisamente assurda si è verificata in India nei giorni scorsi, dove otto asini sono stati imprigionati per un motivo che ha del surreale. I poveri quadrupedi hanno mangiato delle piante pregiate e dal prezzo molto elevato. Il fatto è avvenuto all’interno del carcere di Urai, una città del popoloso subcontinente. I vegetali erano stati individuati come responsabili e per questo motivo sono stati tenuti in prigionia per 4 giorni. Per fortuna alla mandria di asini si è interessato un politico locale molto quotato, ed il suo intervento è risultato provvidenziale affinché si evitasse un reiterato comportamento di evidenti maltrattamenti perpetrati per giunta dalle forze dell’ordine.
La decisione di incarcerare i malcapitati asini è giunta dal direttore dello stesso istituto penale, evidentemente infastidito dall’aver visto andare in fumo una spesa molto consistente relativa all’acquisto delle piante. Il direttore stesso, raggiunto da alcuni media indiani, ha affermato che le piante erano state comprate dall’ufficiale superiore del carcere allo scopo di farle crescere per rendere più gradevole l’ambiente della struttura. Il proprietario degli asini, un uomo che vive nella zona, li ha lasciati liberi e questi sono penetrati all’interno del perimetro del carcere. “Abbiamo quindi dovuto fare il passo straordinario di metterli in detenzione”, conclude l’uomo.
Asini nei guai per aver mangiato delle piante costose, il direttore per ripicca li mette dietro alle sbarre
Un’altra storia relativa ad un asino, e che si è conclusa in maniera nettamente più felice, è quella che riguarda un tenero animale di nome Charlie Brown, salvato assieme alla sua mamma Murphy Brown dai volontari del BHHR ‘Becky’s Hope Horse Rescue. Questi li hanno sotratti da un allevamento del Texas nel quale solitamente gli animali considerati non utili sono destinati al macello. Grazie a queste persone la vita dell’asinello è cambiata in meglio, e c’è dell’altro…infatti Charlie Brown ha potuto incontrare Macie, una sua simile che ha vissuto le stesse peripezie. Le persone che lavorano al BHHR amano guardarli e notare come siano diventati praticamente inseparabili. Sono innamoratissimi l’uno dell’altra e non si lasciano mai, per loro è la più bella storia d’amore mai vista.
A.P.