DESCRIZIONE
Il Lagotto Romagnolo è un cane legato al padrone, solare con tutti e all’inizio diffidente con chi non conosce bene. Giocherellone con i più piccoli e ottimo compagno di vita per gli adulti. Attivo ed energico per gli sportivi che gli permettono sport o ricerca per raffinare il suo olfatto. E’ l’unico cane utilizzato per la ricerca dei tartufi ed è italiano. Vigoroso nel lavoro, tranquillo in casa. La sua forza non è adatta per i sedentari o gli anziani. Vuole essere parte integrante della famiglia e non gli piace essere messo da parte. Docile, obbediente e facile da addestrare e può essere adottato dagli inesperti.
CARATTERISTICHE
- Tipo d’impiego: Cane da caccia e da tartufo
- Taglia: Media
- Vita Media:15-17 anni
- Altezza maschio:43-48 cm
- Altezza femmina:41-46 cm
- Peso maschio:13-16 Kg
- Peso femmina:11-14 Kg
- Riconoscimento:ENCI
CARATTERE E STILE DI VITA
Le caratteristiche caratteriali del cane romagnolo sono la dolcezza, la solarità, l’allegria, l’essere giocherellone, l’energia, la vivacità, l’equilibrio di gestire le situazioni e l’intelligenza. Non risulta un cane aggressivo, infatti per fare da guardiano usa il suo abbaiare così avverte il padrone dell’intruso, però se deve è capace di mettere in fuga i malintenzionati. Non è diffidente con gli estrani, anzi è simpatico con tutti. Una delle poche cose che lo spaventano sono i fuochi d’artificio. Preferisce fare parte della famiglia e non vuole sentirsi escluso. All’inizio era un cane da caccia alla selvaggia, in particolare per il riporto d’acqua, infatti ama nuotare ed è tra i migliori nuotatori. Con i cambiamenti delle paludi in colline è diventato un cane dall’olfatto sublime per ricercare i tartufi. È l’unica razza al mondo riconosciuta dalla FCI e Enci, qualificata per la raccolta dei tartufi. L’intelligenza gli permette di capire subito cosa richiede il padrone. Dato che non ha più il forte istinto della caccia è difficile che tende a scappare per seguire una pista. Riesce a coabitare con i suoi simili grazie al suo essere socievole. Anche vivere sotto lo stesso tetto con i felini non sarà un rischio. I cambiamenti climatici in estate non sono un problema essendo un cane da riporto d’acqua, anche in inverno non ha problemi in quanto preferisce lavorare tanto da non sopportare le basse temperature. Si adegua a vivere in appartamento, ma si consiglia di farlo stare in campagna essendo un cane rustico. La soluzione cittadina potrebbe essere una casa con cortile o giardino per poter stare all’aria aperta e non chiuso in casa sul divano.
PREZZO
Il costo di questo famoso cane italiano varia in base alle origini, al sesso e all’età, ma può oscilla dai i 600 e può salire anche ai 1000 euro se si parla di un cucciolo di pedigree registrato. Possiamo trovare gli allevamenti sia in Italia che all’estero. Per il mantenimento mensile ci vuole un budget di 30 euro.
ASPETTO GENERALE
Cane di taglia medio-piccola, di aspetto rustico, fortemente costruito e molto ben proporzionato, con pelo lanoso, folto e ricciuto, tipico della razza. La conformazione generale è quella di un leggero mesomorfo, il cui tronco sta nel quadrato.
TESTA E COLLO
La testa è abbastanza grande con cranio arcuato se visto di fronte, di profilo, invece, disegna una curva leggera che si appiattisce nella regione occipitale. Gli occhi sono piuttosto grandi, rotondeggianti, di colore che va dall’ocra al marrone scuro a seconda del mantello, ma mai gialli o grigiastri. Orecchie moderatamente grandi in rapporto al volume della testa, portate pendenti o leggermente rialzate se il cane è in attenzione. Collo potente.
TRONCO E CODA
Tronco compatto, robusto e quadrato. La linea dorsale è retta. Il torace è ben sviluppato in profondità, ma non molto largo. Dorso dritto e muscoloso, il lombo largo e ad arco. La groppa lunga, leggermente inclinata. Coda segue la linea della groppa è inserita bassa, piuttosto affusolata in punta, portata a scimitarra in riposo, alta in attenzione.
ARTI
Gli arti sono compatti. La coscia è lunga con muscoli visibili. Il garretto è ampio e magro. Metacarpi posteriori sottili e perpendicolari al suolo.
PELO E MANTELLO
Pelo a tessitura lanosa, semiruvido in superficie, a riccio molto stretto incurvato ad anello, con evidente sottopelo impermeabile. Il colore del mantello è bianco sporco unicolore, bianco a macchie marroni, roano marrone, marrone unicolore. In alcuni soggetti è presente una maschera marrone o testa di moro.
PADRONE IDEALE
Il Lagotto Romagnolo è tra le razze mondiali non usuali e comuni in particolare per il suo lavoro, tuttavia tutti possono acquistarlo in quanto non è difficile prendersene cura. Ciò nonostante, non occorre sottovalutare il suo addestramento. Anche se è un cane obbediente deve imparare le regole dall’arrivo in casa. Le sessioni educative lo rendono felice, gli piace apprendere ed imparare cose nuove. È essenziale che lo si tratti con modi garbati, pacifici ma facendogli capire che è il padrone che comanda il gioco. Gli piacciono le coccole, adora le ghiottonerie che possono aiutare durante l’addestramento, è disposto a giocare con i bambini e trascorrere del tempo con loro, non risulta aggressivo e questo lo rende anche un eccellente esemplare per tutta la famiglia, nonché cane da compagnia. Facile da educare, obbediente durante le sessioni educative, docile con chiunque, giocherellone, queste sono tutte qualità che lo portano ad essere perfetto per una prima adozione con i non esperti dei quattro-zampe. Si dice che chi lo possiede potrebbe diventare ricco per la sua passione e dedizione al lavoro per la ricerca dei tartufi. Si deve ricordare che è un cane da riporto, quindi attivo, dinamico, vigoroso, insomma non adatto ai sedentari e pantofolai. Gli anziani se gli garantiscono le uscite quotidiane possono adottarlo, in caso contrario bisogna stare attenti alla sua energia. Un altro padrone ideale può essere uno sportivo che gli consente delle attività che lo rendono felice, come la ricerca dei tartufi. Può seguire il proprietario ovunque vada data la sua taglia media. La solitudine la può reggere se è stato abituato da cucciolo, se i suoi bisogni sono stati soddisfatti o se viene intrattenuto con qualche giochino. In qualsiasi caso il padrone non deve assentarsi per molto poiché potrebbe diventare distruttivo cercando delle piste, grazie al suo olfatto.
ALIMENTAZIONE
Si consiglia di attenersi ad un veterinario per gli alimenti che deve assumere perché variano in base all’età e al peso. In età adulta deve mangiare un pasto al giorno, preferibilmente di sera per la giusta digestione. Per aiutarlo ad affinare il suo olfatto è comodo se la razione di cibo gli viene messa sparsa in giardino oppure su un tappeto di foglie.
TOELETTATURA
Questa razza ha bisogno della toelettatura in quanto se il pelo non viene tagliato, cresce fino a diventare cespuglioso e pieno di nodi essendo riccio. Si consiglia di farlo una volta all’anno, e si deve spazzolare tutti i giorni. Per tosare il pelo si deve far riferimento ad un toelettatore professionale che conosce lo standard della razza per la lunghezza del suo pelo. Non è sottoposto alle mute annuali e quindi perde pochissimo pelo.
PATOLOGIE
Questa razza, anche se regolarmente vaccinata e curata, potrebbe essere maggiormente predisposta ad alcune patologie.
- Distrofia neuroassonale (malattia neurodegenerativa);
- Displasia dell’anca;
- Epilessia giovanile ;
- Atrofia corticale cerebellare.
CENNI STORICI
Questa razza ha origini antiche, lo testimoniano che un cane molto simile al Lagotto attuale è stato ritrovato nei sepolcri di Spina, la città antica dell’Etruria Padana. La sua diffusione è avvenuta in Italia, già all’epoca romana, con precisione nella zona che va da Ravenna alle valli di Comacchio fino alla pianura friulana. Molto probabilmente il nome che porta è dovuto alla lingua romagnola poiché ‘Càn Lagòt’ significa ‘cane d’acqua’ o ‘cane da caccia in palude’. All’inizio veniva utilizzato per il riporto della selvaggina volatile, anche in acqua. Con il tempo grazie al suo olfatto fine ha iniziato ad andare alla ricerca di tartufi e così è diventato l’unica razza esclusiva al mondo per la ricerca del tartufo. Questo è accaduto anche perché le paludi in cui prendeva le sue prede erano state prosciugate diventando terreni coltivabili. Così da cane da riporto d’acqua è diventato un cane caccia al tartufo nelle campagne collinare della Romagna. In questo passaggio, stavano rischiano l’estinzione ma negli anni Settanta grazie a quattro appassionati e intenditori cinofili la razza ebbe una rinascita, dopo tanto lavoro e sacrifici. Il punto più alto fu quando nel 1988, ad Imola, ci fu il primo Club italiano del Lagotto, che contava ben 300 iscritti in tutto il mondo. Lo standard della razza e il suo riconoscimento da parte dell’ENCI e FCI è nel 1992. Al fine di preservare questa razza a livello internazionale nel 1997 è stata fatta l’U.M.LAG (Unione Mondiale dei Club Lagotto Romagnolo).
NOMI
Questo cane dal pelo riccio ed esemplare per il riporto d’acqua arriva dall’Italia. Per dargli un nome adatto potete farvi trasportare dalle tradizioni e cultura italiana e fantasticare. Qui potete trovare la lista per il nome al vostro cane.
- Femmina: Camilla e Sofia
- Maschio: Alvaro e Cesare
CHICCHE
La specialità di questa specie è quella di essere l’unica e incomparabile razza mondiale per la ricerca del tartufo. Tra l’altro è tra i pochi esemplari di provenienza italiana. Possiamo vedere la presenza di quest’esemplare anche nel famoso affresco L’incontro di Mantegna, che si può vedere dalla Camera degli Sposi nel Palazzo Ducale di Mantova.