Questo cane è di statura media, snello ma un ottimo cacciatore. Essendo indipendente deve essere prima educato per stare con i bambini, ma la famiglia viene prima di tutto. Somiglia tantissimo alla famiglia dei Levrieri, ma non ne fa parte, anche se le sue origini sono probabilmente legate a questa razza. Il trasporto fuori dalla sua città natale, presumibilmente l’Egitto, ha modificato la sua statura diventando il cane che conosciamo oggi. E’ un cane di caccia, con precisione per i conigli, li raggiungere anche nelle tane più irraggiungibili, come quelle nascoste tra le rocce laviche del vulcano. Le testimonianze della sua presenza sull’isola risalgono a molti secoli prima di Cristo. Il padrone per questo cane deve avere pazienza nell’addestrarlo e deve farlo con modi gentili per non farlo inasprire. Ancora oggi viene considerato tra le razze più rare della storia.
CARATTERISTICHE
Tipo d’impiego: Cane da caccia al coniglio selvatico
Taglia: Media
Vita Media: 15 anni
Altezza maschio: 46-52 cm
Altezza femmina: 42-50 cm
Peso maschio: 10-12 Kg
Peso femmina: 8-10 Kg
Riconoscimento: ENCI
CARATTERE E STILE DI VITA
Il cane della Sicilia è molto attivo e dinamico con un carattere affettuoso e amabile, ma rimane testardo e irremovibile. Essendo un cane primitivo dimostra un lato indipendente e autonomo. Ciò nonostante adora la sua famiglia. Risulta tranquillo se viene lasciato solo, ma spesso può risultare distruttivo se i suoi bisogni non stati soddisfatti. L‘assenza dei padroni non è un problema, ma deve essere ricoperta da giochini che lo distraggono. Non risulta aperto per la socializzazione con i suoi simili, deve essere addestrato per non rischiare incontri spiacevoli. Visto il suo istinto da caccia non può vivere con i gatti, perché possono essere sue prede. Anche se ha un pelo sottile non teme né il freddo né i periodi di forte caldo, ma ovviamente le sue attività devono essere considerate in base alle temperature. Il maiorchino non è molto adatto per vivere in appartamento oppure in città.Dovrebbe vivere in campagna, oppure in una casa con un grande giardino, ma per il suo istinto da cacciatore può fuggire e seguire una pista, ecco che si consiglia di fare un recinto che gli limita lo spazio ma senza soffocarlo, gli deve permettere di poter correre in tutta libertà, ciò non vuol dire che dovete evitare le passeggiate quotidiane.
PREZZO
Il Cirneco dell’Etna è del nostro Paese e possiamo dare un costo ben preciso a questa razza. Tutto però dipende dalle sue caratteristiche che si devono basare sulla sua età e sul sesso. Il budget da spendere varia dai 700 ai 1500 euro. Per le spese di cura e alimentazione occorre un prezzo su i 30 euro mensili.
ASPETTO GENERALE
Quest’esemplare di cane considerato primitivo ha un aspetto elegante, longevo e esile. La corporatura ossea è molto visibile visto la sottigliezza della pelle. Alle gambe ha dei cuscinetti che gli permettono di camminare tra le rocce del vulcano senza essere in difficoltà. Ha un aspetto leggero ed slanciato che ricorda quello del Levriero. L’andatura preferita è il galoppo, ma al trotto il cane dell’Etna risulta agile e scattante. I maschi di questa razza risultano aggressivi con i cani dello stesso sesso.
TESTA E COLLO
La testa è di forma ovale che incorpora un cranio lievemente curvo quasi schiacciato all’apparenza. Lo stop è marcato poco, con tartufo di colore nero. Gli occhi con un espressione dolce sono piccoli e poco distanti con una lieve forma di mandorla, ed hanno un colore ocra, ambra o grigio, mai marrone o nocciola. Le orecchie hanno attaccatura alta a forma di triangolo e appuntite in modo eretto. Il collo è assente di giogaia, molto lungo e leggermente curvato.
TRONCO E CODA
Il tronco ha una linea perfettamente diritta, risulta più lungo che alto. Il dorso non è molto possente, anzi molto snello quasi da intravedere le ossa, con il torace che misura circa tre volte la lunghezza della parte lombare. La groppa è discesa ma robusta con costole poco cerchiate. La coda risulta massiccia, uniforme e inserita bassa. Lo standard non permette di tenerla arrotolata.
ARTI
Gli arti anteriori sono sottili e lunghi con braccio che misura circa la meta dell’altezza dell’arto anteriore. Il gomito è posizionato al livello della linea sternale, con avambraccio che ha pochi muscoli ma risulta solido. Gli arti posteriori si presentano con coscia lunga e gamba che ha la lunghezza leggermente inferiore a quella della coscia. Hanno ossatura elastica e leggera, infatti i muscoli risultano asciutti e molto visibili. I piedi sono definiti da lepre di forma ovale e con dita raccolte e curvate, le unghia sono pigmentate di mattone o rosa tendente al marrone.
PELO E MANTELLO
Il pelo non è conforme in tutto il corpo, risulta liscio sulla testa, sulle orecchie e sugli arti, invece sul tronco e sulla coda è di qualche centimetro più lungo. Il mantello ha varie tonalità di colore, tra cui: fulvo unicolore o bianco unicolore. Sono ammesse delle macchie arancioni nel mantello bianco.
PADRONE IDEALE
Per un cane del genere c’è bisogno di un padrone con un carattere dolce, affettuoso che sappia dedicarsi al cane con modi gentili e senza risultare brusco nell’addestramento. L’educazione deve essere pacata, ogni tanto con il pugno duro, ma non in modo eccessivo. Avendo anche un carattere sensibile la brutalità non si deve adottare per il suo addestramento. Per i padroni anziani non sono adatti questi esemplari. Non è nemmeno consigliabile per i bambini, perché non ha pazienza e si deve insegnare ai piccoli di non invadere il suo territorio e non devono essere violenti con lui. Per il padrone sportivo è perfetta questa razza, perché essendo potente deve sfogare le su energie in modo quotidiano, ed eccelle nella ricerca sportiva. Se siete in cerca di un cane per la prima adozione il Cirneco non è adatto. Si deve essere dei padroni già esperti in particolare con queste specie più dure e testarde. È un guardiano eccellente poco dissuasivo, poichè diffidente con gli estranei. Le sue dimensioni gli permettono di seguire i padroni ovunque ma occorre prima una fase di socializzazione da permettere al cane di non essere aggressivo.
ALIMENTAZIONE
Questo cane è tendente ad ingrassare, nonostante possiamo percepire la sua snella e lanciata corporatura. Senza attività svolte in modo quotidiano può uscire fuori dai suoi canoni da rispettare. Non occorre un veterinario, ma deve seguire una dieta ferrea adatta al suo stile di vita. Per il cibo non ci sono esigenze può mangiare razioni industriali o pasti cucinati in modo tradizionale, la cosa importante sono gli ingredienti che devono essere di qualità. Può anche essere educato con degli snack fuori dai pasti principali, ma occorre fare attenzione a non esagerare.
TOELETTATURA
Il Cirneco dell’Etna è di pelo raso, molto corto, anzi il suo aspetto fisico snello lo rende impercepibile il pelo, sembra un cane nudo. Questo non lo rende impegnativo come razza, anzi occorre solo spazzolarlo ogni tanto per tenerlo pulito e in ordine. Nel periodo di muta il pelo ha una perdita moderata e non eccessiva.
PATOLOGIE
Questa razza non risulta predisposta a patologie particolari anzi non vi è alcuna patologia nota, ma come qualsiasi altro cane deve essere tenuto sotto regolare controllo veterinario e correttamente vaccinato.
CENNI STORICI
Questa razza è di origini italiane con precisione nella bellissima isola della Sicilia. Possiamo risalire ai suoi discendenti in età faraonica. Diffusi in Egitto furono trasportati in altri luoghi delle Fenicia e gli abitanti della città probabilmente li importarono in tutte le zone dove arrivavano con i loro commerci. Dalla Cirenaica furono fatti entrare anche in Sicilia più di tremila anni fa. Nell’isola vennero accolti e nei secoli è rimato immutato fino ad giorno nostri. Lo possiamo definire un cane primitivo che non è frutto di una selezione da parte dell’uomo, sono stati selezionati in modo naturale senza intervento dell’essere umano. Sempre usato per la caccia è un cane selvatico poco conosciuto fuori dall’Italia. I suoi antenati sono di tipo Levriero poichè a sue molte caratteristiche. Queste sono le origini del Cirneco, ma alcuni studi recenti, le smentiscono perché, delle antiche incisioni in Sicilia raffigurano il cane diversi secoli prima di Cristo e ciò lo rende autoctono dell’isola. Solo nel 1939 è stato riconosciuto ufficialmente dall’ENCI.
NOMI
La razza dell’Etna dal nome possiamo capire che deriva dall’Italia ed è un cane autoctono. Sono pochi quelli che hanno origini nel nostro Paese ed è per questo che per trovare un nome originale ma italiano al vostro amico a quattrozampe, potete ispirarvi ai sapori, alla cultura e alle tradizioni italiane. Ecco la lista dei nomi italiani.
Femmina: Agnese e Lucilla
Maschio: Basilio e Osvaldo
CHICCHE
Il cane dell’Etna è un cane per la caccia molto apprezzato, in particolare per i conigli e i volatili. Con arti sottili e di ossatura snella ha conquistato tutti. Nel 1634 A.C. è stato un simbolo importante, in quanto fu raffigurato sulla moneta dell’epoca. La sua rappresentazione era a caccia mentre si cibava di una testa di cervo. In queste raffigurazioni la sua coda era portata arrotolata, ma adesso è un canone non ammissibile.