DESCRIZIONE
La razza uruguaiana è intelligente, vivace e fedele. E’ un cane diffidente con gli estranei, e spesso può diventare anche aggressivo, per questa sua caratteristica è perfetto per essere un guardiano. Poco conosciuta in Europa, ma è stata ufficializzata dall’Enci, perché è molto diffusa nel suo Paese d’origine. Usato per la caccia al cinghiale insieme al Dogo Argentino. Si mostra di grandi dimensioni, forzuto e massiccio in tutta la sua struttura corporea. Anche se esibisce un fisico che può intimidire, se addestrato bene, si affeziona alla famiglia e obbedisce con facilità al padrone. Quest’ultimo deve avere avuto già esperienza per addomesticarlo, infatti non è consigliabile ai padroni inesperti. Il suo coraggio lo usa per proteggere i suoi cari. Dato le sue qualità è stato qualificato come la mascotte dell’esercito Uruguayo.
CARATTERISTICHE
- Tipo d’impiego: Cane da guardia
- Taglia: Grande
- Vita Media: 11-13 anni
- Altezza maschio: 58-61 cm
- Altezza femmina: 55-58 cm
- Peso maschio: 38-45 Kg
- Peso femmina: 33-40 Kg
- Riconoscimento: ENCI
CARATTERE E STILE DI VITA
Il carattere di questo cane uruguaiano è molto forte, coraggioso, intelligente e indipendente. Molto testardo, infatti, non lo si deve contraddire quando percepisce che sta facendo la cosa giusta, in particolare nel lavoro. Porta a termine ogni compito affidatogli. E’ un cane da caccia che se educato nel modo giusto riesce a stare con i bambini, poichè non aggressivo, ma non può fargli da baby sitter. Si adatta alla vita familiare, ma non è nato come un cane da compagnia, anzi per il suo impulso da cacciatore è un cane perfetto per la guardia della vostra casa e la protezione della famiglia. Quando caccia predilige la selvaggina o i cinghiali. Il Cimarrón Uruguayo non è perfetto per stare in città preferisce gli spazi aperti per esprimere tutta la sua forza essendo un cane da lavoro. Vivere in casa non è la soluzione migliore, sarebbe migliore vivere in campagna o vicino a un bosco. Se proprio dovesse vivere in un appartamento, deve avere un giardino all’aperto per espellere le proprie energie. Deve passeggiare nei parchi o nei boschi per stare bene con se stesso.
PREZZO
Questa razza non si trova in Italia, infatti è difficilissimo definire un prezzo per questo cane. Anche se è molto diffuso nel suo Paese d’origine, in Europa non è facile trovare questo esemplare. Non ci sono nemmeno ottime recensioni per essere conosciuto per le sue doti, infatti ha delle macchie bianche non conformi sul corpo, oppure un eccesso di giogaia o ancora, un carattere molto marcato per i suoi difetti come l’aggressività e l’indipendenza. Tutte queste cose portano a far scendere il costo e ad avere poca diffusione nel nostro Paese.
ASPETTO GENERALE
Il Perro Criollo si mostra come un cane di media taglia con sembianze di un molossoide. Di corporatura forte, massiccio, con ossatura compatta, è molto leggero e agile nei movimenti. Per la sua presenza è adatto ai compiti di guardia e di caccia. La sua andatura preferita è la camminata, molto elastica. Ha un allungo buono, con il posteriore che da la spinta per il resto del corpo.
TESTA E COLLO
La testa è più ampia che lunga, con un cranio lievemente marcato e lo stop pronunciato. Il tartufo è vasto e di colore nero. Gli occhi sono con una forma a mandorla con una grandezza media ed hanno un colore che richiama il suo manto, il marrone. Le orecchie sono attaccate con una altezza media ed hanno una forma triangolare di media grandezza. E’ possibile tagliarle ma solo con una forma arrotondata. Il collo risulta forzuto e in bella vista con una lunghezza nella media.
TRONCO E CODA
Il Cimarrón ha il tronco definito, infatti l’altezza del garrese è perfettamente uguale all’altezza della groppa. Quest’ultima è molto grande con una lunghezza media. Il torace non è basso ed ha costole ben cerchiate. La coda è doppia con attaccatura a media altezza.
ARTI
Gli arti anteriori sono perpendicolari tra di loro e paralleli al suolo, hanno spalle trasversali e le braccia con le scapole hanno la stessa lunghezza. Presentano avambracci rettilinei con ossa e gomiti fissati al torace. Gli arti posteriori sono energici e vigorosi, con cosce e ginocchia angolate. I piedi hanno forma ovale, con le dita congiunte e i cuscinetti forti.
PELO E MANTELLO
Il pelo risulta conciso e striminzito, molto liscio adagiato sul corpo. Presenta anche un sottopelo folto. Il mantello può essere tigrato o fulvo con sfumature chiare o scure. In alcuni esemplari possiamo vedere anche la maschera. Su alcune zone del corpo ci sono macchie bianche, come sulla mascella inferiore oppure sul petto e sul ventre.
PADRONE IDEALE
ALIMENTAZIONE
Il cimarrón uruguayo nato come cane indipendente e selvatico non ha un’alimentazione da seguire, e non è necessario la presenza di un veterinario per la sua dieta. Deve mangiare in modo abbondante essendo un cane da lavoro. Tende a non ingrassare stando sempre in movimento e i suoi pasti devono essere pieni e vari. Occorre solo seguire il suo stile di vita per adattare in modo perfetto la sua alimentazione. Non ha preferenze dei cibi in scatola o quelli pregiati e si accontenta anche della cucina del suo padrone.
TOELETTATURA
Essendo un cane da caccia tende a stare spesso nei boschi e all’aria aperta, e ciò comporta una cura più dettagliata sia del suo pelo che di alcune parti del corpo, come: occhi, orecchie e zampe, in modo da prevenire insetti e parassiti che invadono il cane. Per la cura del suo manto occorre spazzolarlo almeno una volta a settimana. Durante il periodo di muta la perdita di pelo non è eccessiva, ma va comunque pettinato in modo regolare senza saltare nessun giorno, che diventa indispensabile per la sua cura.
PATOLOGIE
Questa razza non risulta predisposta a patologie particolari anzi non vi è alcuna patologia nota, ma come qualsiasi altro cane deve essere tenuto sotto regolare controllo veterinario e correttamente vaccinato.
CENNI STORICI
Per questa razza non si hanno notizie certe sulle sue origini, infatti, ci sono due versioni che spiegano i cenni storici del Cimarrón Uruguayo. Molti cinofili avvalgono la versione in cui la razza discenda da alcuni cani che arrivarono con i conquistatori, spagnoli o portoghesi, altri invece, dicono che derivi da vari incroci con le razze autoctone, ossia molossi da lavoro oppure cani da caccia. Dopo il loro arrivo nel Paese, vennero abbandonati a se stessi e man mano si adattarono da una vita selvatica, tanto da creare problemi ai pascoli, infatti le autorità diedero l’ordine di ucciderli, poichè ne erano anche diventati abbastanza. Fortunatamente, alla fine del diciottesimo secolo, alcuni contadini li misero in salvo dando loro un’educazione e ammaestrandoli in modo da farli diventare cani da guardia e da bestiame, in particolare, di Bovini. Con il tempo è diventato anche un cane per la compagnia. Chiamato anche in diversi modi: perro cimarrón, cimarron, perro gaucho e perro criollo. Nel 1969 in un evento organizzato dal Kennel Club Uruguayo e stato messo in mostra e venti anni dopo, nel 1989, è stato riconosciuto in modo ufficiale dal Kennel Club Uruguayo. Proprio un questi anni è stata istituita l’Associazione Allevatori. Dall’Enci, invece la razza è stata riconosciuta solo tre anni fa, il sette novembre del duemiladiciassette.
NOMI
Il Cimarrón Uruguayo, un cane esemplare per le imprese nell’esercito nazionale, ha bisogno di un nome che sia alla sua altezza per le sue azioni eroiche. E’ una razza semplice ma speciale, ecco perché potete ricorrere all’alfabeto che ci mostra tantissime lettere a disposizione. Qui potete trovare la soluzione, e vi potete far ispirare dalla lettera U.
- Femmina: Ursa e Ulla
- Maschio: User e Union
CHICCHE
All’ Expo Prado 2014 una delle maggiori attrazioni tra i vari stand era quello dell’Esercito Nazionale Urugayo in cui si poteva trovare il nostro amico a quattrozampe, il Cimarrón Uruguayo. Per anni è stato al fianco di Artigas e in tutte le sue imprese, nell’esercito nazionale. In quell’occasione aveva un abbigliamento che si adattava al contesto storico che venne raccontato, ossia, la nascita del Prócer, la Battaglia delle pietre, la Dichiarazione di Indipendenza e il Giura della Costituzione. E’ stato così che è diventato la mascotte dell’esercito ancora ai tempi odierni.