Capra nana nigeriana, specie rara con cui molte persone amerebbero abbellire il loro giardino. Scopriamo tutto su questa specie ovina.
C’è tutto un mondo da scoprire e riguarda gli animali da cortile rari, ovvero quegli animali che non è facile vedere in giro.
Tuttavia sono molto in voga in quanto rendono i nostri spazi esterni, i vari cortili e giardini molto caratteristici e unici.
Oggi in particolare andremo a scoprire la capra nana nigeriana, un esemplare incantevole nella sua specie, con cui in tanti vorrebbero adornare il proprio cortile.
Come infatti, negli ultimi decenni si è diffusa anche la tendenza ad allevare queste caprette come animali da compagnia.
Caratteristiche della capra nana nigeriana
La nana nigeriana anche detta capra Tibetana, è una razza di capra di origini africane, come si capisce dal nome.
La caratteristica principale per alcuni esemplari sono gli occhi blu e le corna corte che gli allevatori solitamente le rimuovono attorno alle 2 settimane d’età.
Recentemente è diventata popolare la moda di tenere questa capra come animala da compagnia. Grazie alla sua natura curiosa e docile ma soprattutto alla sua taglia piccola.
Infatti la capra nana nigeriana misura fra i 40 ed i 56 cm d’altezza al garrese per le femmine e pesa fra i 26 ed i 35 kg.
Possiede un colore del mantello molto variabile. La capra nana nigeriana nonostante, la piccola stazza è una buona produttrice di latte, infatti può produrre anche i 3 kg al giorno.
Il latte prodotto da questa capra è più ricco di grassi rispetto a quello delle altre razze, molto adatto a produrre sapone e formaggio.
La Capretta Tibetana ha un carattere socievole e affettuoso, per questo sono particolarmente indicate per i bambini e sono molto diffuse negli zoo e nelle fattorie didattiche.
Origini e habitat
La capra nana nigeriana è originaria della Somalia, ma molto presente anche in Italia dove ha lo scopo prettamente ornamentale. Questa capra si adatta e riesce a sopravvivere a climi e habitat diversi.
Il suo habitat naturale è comunque caratterizzato da un clima umido e caldo con temperature molto alte e da una vegetazione arida e stepposa. Un clima prettamente tipico delle regioni dell’Africa centrale e meridionale.
Cosa mangia la capra nana nigeriana
Nei pasti della capra nana nigeriana non devono mai mancare fieno, frutta, erba fresca e piante a foglia larga.
Principalmente si nutre di graminacee, ossia fieno, frumenti e grani; seguono erbe miste, incolte, e solo una piccola parte è riservata alle leguminose, che apportano le proteine nell’alimentazione delle capre.
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Malattie comuni delle capre
La capra nana nigeriana, come tutte le altre capre, può essere vittima di parassiti come pulci e zecche, quindi è opportuno utilizzare dei prodotti specifici e sottoporre l’animale a visite periodiche dal veterinario.
Oltre a questa problematica, le capre possono essere colpite anche da:
- Agalassia contagiosa: è una micoplasmosi di ovini e caprini che colpisce la mammella, gli occhi e le articolazioni, determinando importanti cali nella produzione lattea;
- Brucellosi: zoonosi causata da microrganismi del genere Brucella, a decorso lento, spesso asintomatico;
- Caev: è una malattia infettiva, causata da un virus della famiglia dei retrovirus. Essa colpisce soprattutto le razze da latte e rappresenta uno dei maggiori problemi degli allevamenti di questi animali;
- Clamidiosi: è una zoonosi, una malattia infettiva batterica caratterizzata da aborti endemici negli ovini-caprini;
- Criptosporidiosi: è una malattia parassitaria che provoca ritardi nella crescita e spesso la morte dei giovani animali a causa di forti diarree;
- Enterite: un’infiammazione di entità variabile della mucosa intestinale;
- Enterotossiemie: un gruppo di malattie cosiddette condizionate, durante le quali agenti microbici inoffensivi e normalmente presenti nell’organismo evolvono verso forme pericolose e patologiche;
- Febbre Q: è una zoonosi molto contagiosa che può portare all’aborto nei ruminanti e manifestarsi nell’essere umano sotto forma di malattia acuta simile all’influenza;
- Listeriosi: è un’infezione batterica che colpisce la maggior parte delle specie animali e l’essere umano; per questo viene classificata come una zoonosi;
- Malattie Perinatali: possibili patologie che colpiscono prima il feto e poi il capretto durante queste fasi;
- Mastite: è una tra le patologie più diffuse nell’allevamento caprino ed è causa di alterazione nell’attività della mammella, con sintesi di latte con contenuto proteico e salino modificato;
- Paratubercolosi: malattia infettiva che colpisce tutti i ruminanti, domestici e selvatici, causata da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP), caratterizzata da enterite cronica incurabile.
- Parassistismo: è una condizione patologica costante in tutti gli allevamenti;
- Pedaina: è un’infezione causata dall’azione combinata di due batteri, che penetrando nello zoccolo già indebolito da precedenti lesioni, possono portare alla perdita completa dell’unghiello;
- Pleuropolmonite contagiosa: è un’infezione batterica che causa lesioni polmonari e alla pleura;
- Polmonite: è una patologia piuttosto frequente negli allevamenti caprini e prevede lesioni polmonari che si estendono ad uno o più lobi del polmone, con perdita di funzione di questo organo;
- Rogna: è una malattia parassitaria causata da ectoparassiti (acari) che causano gravi lesioni alla cute degli animali.
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Raffaella Lauretta