Animali che si illuminano al buio: caratteristiche e curiosità di specie capaci di cose uniche e gesti particolarmente eccezionali.
La natura, talvolta regala visioni spettacolari e capacità a determinate specie, da renderle uniche qualche volta spaventose e altre volte bizzarre.
Oggi, dedicheremo questo articolo agli animali che si illuminano al buio, un’abilità piuttosto unica e interessante.
Si tratta di animali dotati di questa peculiarità per niente inutile o limitativa. Vediamo, ora, quali sono questi animali che si illuminano al buio.
Gli animali che si illuminano al buio sono esseri viventi dotati di questa abilità per la quale del resto sono riconosciuti.
Questo comportamento, è un atteggiamento di alcuni animali del mare che utilizzano questa loro peculiarità per la ricerca del proprio partner e per accaparrarsi, più semplicemente, una preda.
Ecco l’elenco dei principali animali che si illuminano al buio:
Il Calamaro lucciola (Watasenia scintillans) subisce la bioluminescenza quando si crea una reazione della luce della luna con le loro membrane esterne.
Ogni anno, nella Baia di Toyama, che si trova in Giappone, da marzo a maggio, è possibile assistere a uno spettacolo davvero emozionante, ovvero l’accoppiamento di questi animali.
Tale periodo di riproduzione, coincide con il momento in cui si verifica la bioluminescenza e si concretizza questo meraviglioso spettacolo della natura.
Il Calamaro lucciola è una specie di calamaro della famiglia Enoploteuthidae.
Si tratta di un calamaro luminescente dotato di organi in grado di produrre migliaia di particelle fosforiche che emettono una forte luce blu.
Tale calamaro misura circa 7,5 cm alla maturità, è dotato di 8 tentacoli più 2 tipici dei calamari, di cui un paio ha 3 organi per l’emissione di luce all’estremità.
Il Calamaro lucciola vive nella parte ovest dell’oceano Pacifico ad una profondità tra i 183 ed i 366 metri e muore dopo solo un anno di vita.
Il krill è dotato di diversi organi che emettono una luce giallo-verde per circa 3 secondi.
Ciò avviene per somigliare alla luce del cielo sui fondali e confondere i predatori.
Il Krill artico è un crostaceo della famiglia Euphausiidae, diffuso in Antartide che misura tra gli 80 ai 70 mm.
Si tratta di un’importante fonte di alimentazione per molti altri animali predatori tra cui foche, pinguini e uccelli.
Come infatti, è uno degli animali più importanti della catena alimentare antartica.
Generalmente, vive in branchi che possono arrivare a un numero di 10000–30000 individui per m³ ed è la specie animale più abbondante sul pianeta.
La lucciola brilla grazie a processi chimici che avvengono all’interno del corpo generati dal consumo di ossigeno.
La lucciola la conosciamo tutti, è quel piccolo insetto che illumina giardini e boschi.
Sia maschi che femmine sono caratterizzati dalla parte finale dell’addome di colore bianco.
È proprio in quest’area che avviene il fenomeno della produzione della luce, conosciuto come bioluminescenza.
Questi animali usano la bioluminescenza pure per farsi riconoscere dai predatori quando sono ancora larve e segnalare loro il sapore disgustoso.
Principalmente, la lucciola, vive in ambienti temperati e tropicali caratterizzati da clima mite.
Esistono più di 2000 specie, sono dotate di grandi occhi e zampe corte, ma il maschio ha una dimensione notevolmente maggiore.
La medusa Pelagia noctiluca possiede una proteina fluorescente, fotopreoteine e altre proteine bioluminescenti che gli permettono questa reazione.
Il suo nome scientifico è Pelagia noctiluca, si tratta di una piccola medusa appartenente alla famiglia Pelagiidae.
Il modo spettacolare di illuminarsi gli dà la possibilità di attirare le prede con la sua luce brillante.
Quando viene toccata o sollecitata emette dei fasci di luce verdastra e provoca anche dolorose irritazioni.
Questa medusa è comune nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico, vive in alto mare ma nel periodo autunnale e primaverile è possibile che si avvicini alle coste.
Tale medusa è composta da una parte superiore a forma di ombrello, dal cui margine si diramano 8 lunghi tentacoli ed è dotata solamente di un sistema nervoso primitivo formato da una rete di neuroni.
Il diametro dell’ombrello va dai 3 ai 10 cm. Le braccia orali possono raggiungere i 30 cm mentre i tentacoli possono arrivare fino a 40 cm.
Il suo colore è variabile, dal marrone al rosa violaceo, passando anche per tonalità giallognole, il tutto dipende dall’età.
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Il Pesce lanterna è dotato proprio di una specie di lanterna sulla testa, grazie ad essa illumina i fondali oceanici e attrae prede ed eventuali partner.
Durante il buio, la luce che emette il pesce lanterna aumenta ed è frequente circa 90 lampeggi al minuto.
Quando invece, identifica una preda, la luce è molto più fissa in modo da abbagliarle e divorarle.
Il pesce lanterna è considerato uno dei pesci più brutti, per la sua bocca grande e i suoi denti sporgenti.
È lungo circa 30 cm, ha un corpo slanciato e presenta delle macchioline blu scuro sul corpo.
Questo pesce appartiene all’ordine Myctophiformes, è diffuso in tutti i mari, da quelli equatoriali a quelli dei poli e vive sui fondali. In Italia si può trovare nello stretto di Messina.
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