Animali rari che si nutrono di sangue: caratteristiche e curiosità

Animali rari che si nutrono di sangue: caratteristiche e curiosità

Animali rari che si nutrono di sangue, caratteristiche e curiosità di animali di dimensioni piccole, medie o grandi che si cibano del sangue di altri esseri viventi.

sanguisuga
(Foto AdobeStock)

Molto spesso si tratta di animali che normalmente si possono vedere in giro per il mondo, boschi, mari, praterie e savane.

Gli animali che si nutrono di sangue sono anche detti ematofagi e spesso trasmettono malattie infettive come la malaria, la tripanosomiasi americana, leishmaniosi, febbre gialla o la chikungunya.

Scopriamo quali questi caratteristici animali che si nutrono di sangue che potresti incontrare da un momento all’altro.

Animali rari che si nutrono di sangue

A questa categoria di animali appartengono gli ematofagi e sono per lo più parassiti con piccole dimensioni che conosciamo un po’ tutti, ovvero: zanzare, pulci, zecche e pidocchi.

Ma in questo articolo andremo a descrivere gli animali rari che si nutrono di sangue, ossia:

  • Sanguisuga medica;
  • Fringuello vampiro;
  • Pesce vampiro;
  • Aratro della scabbia;
  • Cimice del letto;
  • Lampreda.

Sanguisuga medica

La sanguisuga medica ( Hirudo medicineis ) si attacca alla pelle delle sue vittime.

sanguisuga
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Grazie alla ventosa dotata di potenti denti, in grado di perforare la carne per farla sanguinare e poi succhiare il sangue della vittima.

Si tratta di un annelide che misura fino a 30 centimetri ed è presente nei fiumi e nei torrenti di tutto il continente europeo.

Anticamente, veniva utilizzata per lasciare che succhiassero il sangue ai pazienti come metodo terapeutico, oggi però la loro efficacia è stata messa in discussione, a causa del rischio di trasmissione della malattia e di alcuni parassiti.

Fringuello vampiro

Il fringuello vampiro ( Geospiza difficilis septentrionalis) è conosciuto per la particolare tecnica utilizzata per succhiare il sangue alle sue vittime.

fringuello vampiro
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Il fringuello vampiro è un uccello originario dell’isola delle Galapagos, questa specie si nutre di sangue di altri uccelli, in particolare il booby di Nazca e il booby dai piedi blu.

Per potersi nutrire effettua un piccolo taglio con il becco fino a quando il sangue non viene fuori e può berlo. Tuttavia non disdegna i semi, il nettare, le uova e anche alcuni insetti.

Pesce vampiro

Il pesce vampiro ( Vandellia cirrhosa ) vive nel Rio delle Amazzoni, si tratta di una specie molto pericolosa anche per l’uomo.

Vandellia cirrhosa
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Il pesce vampiro è molto temuto dalle popolazioni dell’Amazzonia ed il motivo è piuttosto serio, in quanto per nutrirsi entra nei buchi delle sue vittime, compresi i genitali.

Attraversa il corpo per rimanere dentro e nutrirsi del sangue da lì. Misura circa 20 centimetri di lunghezza e la sua caratteristica è il corpo trasparente, quasi invisibile nelle acque.

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Aratro della scabbia

L’aratro della scabbia penetra nella pelle dell’ospite e si nutre del suo sangue.

L’aratro della scabbia ( Sarcoptes scabiei ) è un parassita molto piccolo, da soli 250 a 400 micron, è responsabile della comparsa di scabbia nei mammiferi, compresi gli esseri umani.

Come accennavamo penetra nella pelle dell’ospite e si nutre del suo sangue, prima della morte riesce anche a riprodursi.

Cimice del letto

La cimice del letto si nutre del sangue di animali a sangue caldo, incluso l’essere umano, e lascia segni di morsi di pelle sulla sua scia.

Cosa fare se il gatto mangia una cimice
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La cimice del letto ( Cimex lectularius ) è un insetto che misurano solo 5 millimetri e di colore marrone rossastro, perciò nonostante le dimensioni è possibile vederlo.

Vive nei letti, cuscini e altri tessuti dove può essere vicino alla sua preda durante la notte.

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Lampreda

Il lampreda è un pesce dotata di una bocca che presenta alcune ventose che usa per attaccare alla pelle delle sue vittime.

lampreda
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Ferisce con i denti l’area della pelle e da essa ne succhia il sangue.

Si tratta, come dicevamo, di un tipo di pesce molto simile all’anguilla, proprio per il corpo lungo, flessibile e senza squame. Alla specie appartengono a due classi, Hyperoartia e Petromyzonti.

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Raffaella Lauretta

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