Animali perissodattili, caratteristiche e curiosità di mammiferi di grandi dimensioni con arti provvisti di dita dispari. Vediamo quali sono.
Gli animali perissodattili sono specie che vivono in foreste, boschi, nella fauna più selvatica delle montagne ma anche nelle fattorie.
Sono diffusi in quasi tutto il mondo, alcune specie sono state introdotte in parte dall’America in parte dall’Africa.
Scopriamo quali i meravigliosi e caratteristici animali perissodattili che potresti incontrare da un momento all’altro.
Gli animali perissodattili sono esseri affascinanti che colpiscono per le loro caratteristiche. Scopriamo quali sono questi animali.
Animali perissodattili dell’ordine dei mammiferi Euteri al quale appartengono il cavallo, il rinoceronte e il tapiro; gruppo di ungulati caratterizzati da arti con dita dispari.
Si tratta di animali in grado di convivere pacificamente con le altre specie, con le quali condividono frequentemente habitat e risorse, e con i quali spesso formano grandi mandrie miste, che hanno anche lo scopo di difesa da predatori comuni.
Ecco l’elenco dei principali animali perissodattili:
Il rinoceronte appartiene all’ordine degli animali perissodattili e alla famiglia dei rinocerontidi.
Si tratta di un animale che mediamente misura dai 240 ai 315 centimetri, nel caso di un esemplare del tipo bianco.
La caratteristica più vistosa del rinoceronte a parte la gigantesca stazza simile a quella dell’ippopotamo, è data dalle corna.
Inoltre possiede una pelle quasi priva di peli, straordinariamente spessa e robusta. Esistono due specie africane e una asiatica.
Nonostante la sua dimensione, non mangia la carne e non l’ha mai mangiata. Non è quindi un predatore e potrebbe convivere in tutta serenità con altri animali.
Ciò di cui ha sicuramente bisogno, però, nella zona in cui vive, è la grande disponibilità di acqua e molto cibo. Si nutre di erba e di rami e ramoscelli, ma ama anche cardi e ginestre.
La morfologia del labbro superiore del rinoceronte bianco si adatta perfettamente alle sue abitudini alimentari: piatto e largo circa 20 centimetri, consente infatti all’animale di tagliare con estrema facilità l’erba.
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La zebra appartiene all’ordine dei perissodattili e alla famiglia degli equidi, si conoscono tre specie distinte: la zebra comune (Equus burchelli), la zebra di montagna (Equus zebra)e la zebra di Grevy (Equus grevyi).
Sono distribuite ampiamente in Africa orientale e meridionale, Africa del Sud e nelle zone semi-aride di Etiopia, Somalia e Kenya settentrionale.
Questo animale si riconosce facilmente per il suo manto a strisce bianche e nere, questa vistosissima colorazione ha uno scopo mimetico che serve a proteggere le zebre durante le ore notturne.
Infatti si confonde con i giochi di luce e d’ombra proiettati fra la vegetazione dalla luce della luna.
La zebra può arrivare a pesare fino a 300 chili e misurare 150 centimetri di altezza, senza mostrare eccessive differenze tra maschi e femmine ma anzi sono molto simili tra loro.
La sua struttura fisica è particolarmente adatta alla corsa e alla resistenza. La dentatura è quella tipica di un erbivoro e perciò si nutre principalmente di diversi tipi di erba, ma mangia anche corteccia, erbe e arbusti.
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Il tapiro è un mammifero asiatico dell’ordine degli animali perissodattili, simile a un grosso suino, con un naso terminante in una corta proboscide.
Esistono ben tre specie (Tapirus terrestris, T. pinchaque, T. bardi) vivono in sud, centro America, mentre il T.indicus vive nel sud-est asiatico.
Il tapiro è dotato di un corpo rotondeggiante e tarchiato, con un peso di circa 225 a oltre 300 kg, la testa risulta piccola rispetto al corpo ed è allungata e piatta con denti piccoli e simili a quelli dei primi mammiferi.
Si tratta di un animale solitario e territoriale, spesso molto aggressivo tra simili, trascorre la maggior parte del giorno nel bosco a dormire, mentre nel pomeriggio si sveglia per procurarsi il cibo.
Il tapiro è un ottimo nuotatore, infatti trascorre molto tempo in acqua per mangiare, per rinfrescarsi, per eliminare i parassiti e per nascondersi dai predatori. Si nutre principalmente di erba, piante acquatiche, foglie e frutti.
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Il cavallo è un mammifero dell’ordine dei perissodattili, appartenente alla specie dell’Equus caballus, nel caso dei cavalli domestici, o Equus ferus nel caso dei cavalli selvatici.
I primi esemplari furono avvistati in Asia nel lontano 5000 a.C., ma solo nel 3000 a.C. arrivarono le prime razze in Europa. Si tratta di un animale medio-grande, con un corpo muscoloso e ben bilanciato nella distribuzione del peso.
Ha una caratteristica criniera che ricopre il collo lungo e una peluria molto folta sul resto del corpo. Le gambe sono sottili e terminano con gli zoccoli.
Possiede i 5 sensi ben sviluppati, soprattutto l’olfatto, anche la vista laterale è molto acuta, in quanto possiede un campo visivo che copre quasi 360°. Esistono circa 300 razze, volute da una serie di incroci e selezioni create dall’uomo.
Il cavallo è un animale che vive in branco con la femmina più anziana come capo branco ed è possibile la presenza di più stalloni, i quali hanno l’unico ruolo di ingravidare le femmine.
Si tratta di un animale erbivoro in quanto si nutre principalmente di erba che bruca nei campi dove ama trascorre le giornate e correre.
È un animale molto intelligente e socievole, oggi è impiegato nella pet therapy, poiché riesce a stabilire un ottimo rapporto di fiducia con l’uomo.
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Ettore D’Andrea
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