Animali con il naso a proboscide: caratteristiche e curiosità delle specie

Animali con il naso a proboscide: caratteristiche e curiosità delle specie

Animali con il naso a proboscide, caratteristiche e curiosità di specie dall’aspetto buffo e particolare che la natura gli ha donato.

scimmia nasica
(Foto AdobeStock)

Gli animali sono spesso dotati di caratteristiche molto particolari ma quasi mai inutili o limitativi, anzi al contrario sono peculiarità che li rendono singolari e unici.

Difficilmente la natura commette errori, è il caso degli animali con il naso a proboscide. Esseri dotati di questo organo più sviluppato rispetto al normale.

Animali con il naso a proboscide

Gli animali con il naso a proboscide sono esseri viventi dotati di questo organo apparentemente eccessivo ma di fatto molto utile per potersi nutrire e non solo.

Ecco l’elenco dei principali animali con il naso a proboscide:

  • Ornitorinco;
  • Saiga della Russia;
  • Formichiere;
  • Elefante;
  • Scimmia nasica;
  • Tapiro.

Ornitorinco

L’ornitorinco è un mammifero australiano, appartenente alla famiglia dei monotremi ed è caratterizzato da questo particolare naso a proboscide.

ornitorinco
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In effetti, l’ornitorinco ha un aspetto particolarmente strano, poiché ha delle zampe simili alla lontra ma sono anche palmate come quelle di un uccello acquatico, il becco simile all’anatra e la coda simile al castoro.

Raggiunge una lunghezza che va tra 45 e 60 cm, con una coda da 10 a 15 cm, un becco che va dai 5,2 a 5,8 cm e un peso compreso tra 1 e 2,4 kg nei maschi e 0,7 e 1,6 kg nelle femmine.

Gran parte della sua vita l passa in acqua in cerca di cibo fresco, ma è anche possibile vederlo sulla terra molto spesso.

L’ornitorinco si nutre principalmente di: alghe che si trovano sul fondo di fiumi, torrenti e laghi e di animali che li abitano, come insetti, gamberi, vermi, crostacei e molluschi.

Saiga della Russia

La Saiga della Russia appartiene alla famiglia dei bovidi e fa parte dell’ordine degli artiodattili. Dotata di una particolare proboscide che sostituisce il naso.

saiga della russia
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Si tratta di una specie molto cacciata, in quanto le sue corna, ancora oggi vengono utilizzate nella tradizionale medicina di quei territori.

La Saiga della Russia è un’antilope presente in tutto il contenente asiatico, compresi il Caucaso, i Carpazi e le vaste le steppe asiatiche. Si presenta con una lunghezza testa-corpo di 120 cm (100-140 cm), un’altezza al garrese di 70 cm e un peso di 50 kg.

Il suo caratteristico naso a proboscide è ancora, oggetto di studio, si pensa infatti che con essa l’animale possa a seconda delle stagioni, riscaldare l’aria in inverno e filtrarla dalla polvere in estate.

Il tipico habitat è dato dalle aperte e semidesertiche steppe, mentre, per quanto riguarda l’alimentazione è formata da una dieta di graminacee, così come di arbusti, di licheni e piante erbacee.

Formichiere

Il formichiere appartiene alla famiglia dei mammiferi placentati ed è un grande mammifero erbivoro, caratterizzato da una bocca piccolissima, una lingua lunghissima e un muso lungo e sottile.

caratteristiche formichiere
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Dotato di un corpo massico e un peso di circa 40 kg per 130 cm di lunghezza, le sue zampe anteriori sono alquanto lunghe e con unghie forti e ricurve.

Il formichiere si adatta ad habitat diversi, come ad esempio le praterie, la savana, le foreste pluviali, pantani e boschi.

Principalmente, la sua alimentazione si basa su termiti che raccoglie grazie alla sua lunga lingua viscida e appiccicosa con la quale scava nei termitai.

Ma si nutre anche di formiche che mangia utilizzando i suoi potenti artigli e che scova con il suo potente olfatto.

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Elefante

L’elefante è uno dei più grossi mammiferi terrestri viventi, dotato di una lunga proboscide molto utile per procurarsi del cibo.

elefante africano
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L’elefante ha una stazza inconfondibile quattro zampe simili a colonne, grandi orecchie a ventaglio, gli occhi piccoli e intelligenti e questa lunga proboscide.

È alto circa 3 metri e pesante circa 6 tonnellate, insieme all’ippopotamo sono fra i più pesanti. Per la maggior parte vivono in Africa e India.

Tendono a spostarsi continuamente alla ricerca sempre di cibo, si nutre di una grande varietà di piante come radici e tuberi.

Ci vogliono circa 150 a 180 kg di cibo nella stagione secca e da 200 a 220 kg nella stagione delle piogge. Infatti spende circa da 16 a 20 ore al giorno del suo tempo in cerca di fonti di sostentamento.

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Scimmia nasica

La Nasica rientra di diritto negli animali con il naso a proboscide, basta osservarla, si tratta del particolare che più salta all’occhio.

scimmia nasica
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La nasica (Nasalis Larvatus), detta anche “scimmia nasona”, può raggiungere i 70 cm di lunghezza e un peso fino a 24 kg.

La funzione di questo particolare naso a proboscide non è chiara, c’è chi pensa serva ad attrarre le femmine, secondo altri permetterebbe di disperdere il calore corporeo.

Riesce a compiere salti molto lunghi, anche di 20 metri, tra i rami degli delle foreste tropicali del Borneo, dove vive, ma attualmente è in pericolo di estinzione.

Questa scimmia è completamente erbivora, si nutre di foglie e frutta. Ama nuotare e fare bagni di sole, e si diverte molto in acqua. Riesce anche ad immergersi in acqua fino a 20 metri di profondità.

Tapiro

Il tapiro è l’unico genere dell’omonima famiglia di mammiferi (i Tapiridi), possiede questa caratteristica proboscide, come un elefante, formata dall’unione tra il labbro superiore e il naso.

Tapiro
Tapiro: come è diventato un premio negativo (Foto Pixabay)

Possiede un corpo rotondeggiante e tarchiato, con un peso di circa 225 a oltre 300 kg, una lunghezza testa-tronco che varia da 180 a 250 cm, un’altezza al garrese che varia da 75 a 120 cm.

Un’altra particolarità estetica del tapiro, riguarda il suo corpo, nello specifico la testa che risulta piccola rispetto al corpo ed è allungata e piatta con denti piccoli e simili a quelli dei primi mammiferi.

Vive in habitat diversi come: le foreste pluviali tropicali, ma anche nelle foreste umide di montagna. La sua alimentazione è basata sull’erba, piante acquatiche, foglie e frutta.

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Raffaella Lauretta

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