In natura si distinguono subito: tutti gli animali di colore rosa, le caratteristiche e le curiosità delle specie che hanno pelle, piume e pelo rosate.
Alle volte la natura riesce davvero a sbalordirci, come quando utilizza i colori per le sue creature: ecco dunque quali sono gli animali di colore rosa, che si caratterizzano per questo colore della pelle o del manto. Li conoscevate già tutti? Essi rendono il paesaggio circostante un luogo fiabesco ma ciò che colpisce sono proprio le gradazioni cromatiche del rosa che li contraddistingue. Vediamoli tutti e scopriamo quali sono gli effetti di questo colore nella loro vita.
In molti si chiedono come abbia fatto la natura a ‘colorare’ alcuni animali proprio di questo colore così romantico, in modo particolare per quanto riguarda i fenicotteri, delle cui riproduzioni ormai sono pieni anche i negozi di giocattoli e di design. Non si tratta di una caratteristica ereditaria, bensì molto dipende da ciò che mangiano: tutti i cibi ricchi di betacarotene che essi assumono conferiscono loro questa colorazione così particolare.
Nel processo digestivo, i carotenoidi (assunti in quantità molto elevate) sono scomposti in pigmenti dagli enzimi e assorbiti dai grassi del fegato per poi finire nella pelle e nelle piume. Ciò sarebbe difficile per noi umani, che non assumiamo la stessa quantità di cibi che contengono carotenoidi. D’altra parte neppure in natura tutti ‘sono rosa’ allo stesso modo: alcuni sono più rossi-arancioni e altri rosati o addirittura quasi bianchi.
Ma quali sono appunto gli animali rosa più comuni che possiamo incontrare in natura? Ecco un breve elenco e tutte le loro caratteristiche.
Appartenente alla famiglia Syngnathidae, il cavalluccio marino pigmeo o noto col nome originale di Hippocampus bargibanti, è caratterizzato dalla presenza di protuberanze rosa, o meglio tubercoli che si stagliano dalla base bianca del corpo. Possiamo incontrarlo soprattutto nelle zone oceaniche dell’Indopacifico, dall’Indonesia alle Filippine alla Papua Nuova Guinea fino all’Australia (Queensland) e alla Nuova Caledonia.
Si trova solo nelle basse profondità della barriera corallina (a non meno di 10-40 metri sotto); si distingue per una lunghezza massima di 2 cm circa, ma non è così diverso dai suoi ‘parenti’ cavallucci marini poiché ha la testa equina, un po’ allungata, il corpo verticale e un ventre arrotondato che sporge in avanti. Infine è dotato di una piccola pinna dorsale e una coda allungata che utilizza anche come arto prensile.
La sua alimentazione è composta principalmente da piccoli crostacei, che non fa fatica a catturare poiché si trovano galleggianti sulla superficie dell’acqua: si tratta soprattutto di invertebrati e larve di pesce. Per tutta la loro vita (lunga in media dai 4 ai 5 anni) si accoppiano con un solo altro esemplare, come tutti gli animali monogami ma hanno una particolarità quasi incredibile: a partorire sono gli esemplari maschi e non le femmine.
Ne abbiamo già parlato prima di questo esemplare, che ormai ritroviamo nelle camerette dei bambini ma anche come prezioso soprammobile di design nei negozi di arredamento: il fenicottero rosa è chiamato così proprio per il colore delle sue piume, una caratteristica che lo ha reso celebre in tutto il mondo.
Noto col nome scientifico di Phoenicopterus roseus, è un esemplare di circa 106 cm, per una apertura alare di circa un metro e mezzo; le sue zampe e il suo collo sono lunghi e poggia a terra con zampe palmate dotate di tre dita. Il suo muso si curva a forma di uncino e ha la punta nera che mira verso il basso.
Il suo nido si trova principalmente in Europa, e in particolare in Italia, in Spagna, in Francia, ma anche Albania, Turchia, Cipro, Grecia e Portogallo. Sono tutte zone caratterizzate da un clima umido, zone paludose e vicino alle coste marine di acqua salata, non troppo distanti dai centri abitati. La sua alimentazione di base è composta principalmente da piccoli gamberi, alghe blu-verdi, organismi microscopici, semi e molluschi.
Potremmo dire che è il ‘meno rosa’ degli altri suoi compagni, poiché ha un colore molto chiaro di pelle che lo rende quasi trasparente. Si chiama scientificamente ‘Pachydactylus rangei’ ed è lungo dai 12 ai 14 cm. Oltre al colore rosa, è molto noto anche per la velocità che riesce a raggiungere in corsa grazie ai suoi piedi palmati: grazie a questi non ha alcuna difficoltà a correre nelle dune del deserto e non affonda nella sabbia.
Il Namib Sand Gecko vive in Sudafrica, Namibia e Angola meridionale; vive la notte per andare alla ricerca di prede da cacciare e lavora durante il giorno per scavare lunghe gallerie nella sabbia dei deserti che abita. Essendo il suo un habitat piuttosto ostile, si disseta solo grazie all’acqua che si condensa sulla sua stessa pelle nelle notti umide del deserto. Il suo cibo preferito? Altri piccoli esseri animali, come grilli, piccoli aracnidi.
Entriamo nel mondo dei volatili, in particolare nella famiglia Fringillidae, dove il Pinna di pino è conosciuto anche col nome scientifico ‘Pinicola’. Si tratta infatti di un uccello passeriforme, che appunto si distingue per il piumaggio rosa che lo ricopre interamente. Non è affatto piccolo, poiché è lungo dai 18 ai 25 cm per un peso dai 42 ai 78 gr.
Gli esemplari maschi di Pinna di pino sono quelli che hanno penne rosa-rosee o rosa-rosso, mentre le femmine mantengono un colore giallo-oliva nel piumaggio. Vive in quasi tutte le regioni del Nord Europa e dell’Asia settentrionale ma anche nella zona nord dell’America Settentrionale, in particolare nelle pinete sia di pianura sia subalpine. Ciononostante non è escluso vederlo poggiarsi sui rami dei boschi di latifoglie e nelle aree verdi più aperte.
In natura riesce a cibarsi di semi e granaglie di varie piante che caratterizzano quegli habit, ma anche pinoli, bacche e germogli, (va matto per i semi delle conifere). Non ha una vita media particolarmente lunga, poiché al massimo riesce a raggiungere i 3 anni di età.
Ha l’aspetto di una bellissima orchidea ma non è assolutamente un fiore: si tratta di un insetto! In questo esemplare la caratteristica preminente non è tanto il colore rosa del corpo bensì la forma che ricorda molto alcune parti del fiore dell’orchidea appunto (che gli conferisce anche il nome).
Ma cosa la rende simile al fiore? Le 4 zampe simili ai petali di questi fiore e la coppia di zampe frontali che sono dotate di denti, gli stessi che utilizza come ami per afferrare la preda. Inoltre ha un colore brillante di rosa che le consente di mimetizzarsi facilmente tra i fiori e inganna le sue povere vittime di cui poi si nutre.
Vive nelle foreste pluviali del sud-est asiatico (Malesia, Myanmar, Tailandia e Indonesia); la sua tecnica di cattura è molto particolare: la mantide, si arrampica sui ramoscelli della pianta e raggiunge il suo fiore, si poggia su di esso (mimetizzandosi) e aspetta che la preda prescelta si avvicini. Le sue ‘vittime’ preferite sono grilli e mosche, ma anche moscerini della frutta e scarafaggi.
Non lasciatevi ingannare dal piumaggio dello stesso colore: benché rosa non si tratta di un fenicottero! E’ sempre un uccello, ma appartenente alla famiglia dei Treschiornitidi. La Spatola possiede un piumaggio di varie gradazioni sia del rosa che del rosso.
E’ alto come uccello nei suoi 80 cm di altezza e la sua apertura alare di 120-130 cm lo rende ancora più imponente; ha zampe, collo e becco molto lunghi che gli conferiscono un aspetto elegante e slanciato. L’intensità dei suoi colori è data non solo dall’alimentazione ma anche dall’età, proprio come avviene per gli Ibis scarlatti e i Fenicotteri rosa.
La Spatola rosata è diffusa soprattutto in Sudamerica (nelle Ande e nelle regioni costiere di Caraibi), in America Centrale, in Messico e sulla Costa degli USA. La sua alimentazione è composta da crostacei, coleotteri ed eterotteri acquatici, rane, tritoni e i pesci più piccoli che solitamente gli altri animali che vivono nei fiumi non mangiano. Ama consumare il pasto in gruppo, col becco immerso nell’acqua e con il resto del corpo fuori.
E’ una grossa lucertola ma di colore rosa, il Conolophus marthae o appunto anche detta ‘iguana terrestre rosa’: appartiene alla famiglia delle Iguanidae e possiede il tipico corpo gonfio e tozzo, con le quattro zampe che si estendono ai lati (come in tutte le lucertole) ed è anche dotata di una fila di brevi spine che percorrono il centro della schiena.
Gli esemplari maschi adulti possono raggiungere il peso di circa 5 kg, per una lunghezza del muso di 47 cm e una coda di 61,4 cm. Vive solo nelle zone del vulcano Wolf nell’Isola Isabela settentrionale delle Galápagos (Ecuador). Si tratta di una specie in via di estinzione, poiché al mondo ne esistono solo meno di 200 esemplari.
E’ sì un millepiedi, ma lo Desmoxytes purpurosea è caratterizzato da un colore acceso rosa shocking. L’esemplare drago adulto raggiunge i 3 centimetri circa di lunghezza e si tratta di una scoperta piuttosto recente, fatta nei pressi del fiume Mekong, nel sud-est asiatico.
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