Animali di colore arancione, caratteristiche e curiosità di specie che attirano l’attenzione per il tono della pelle, delle piume e del pelo.
Più sono particolarmente colorati più attirano la nostra curiosità. Parliamo di animali molto colorati, i quali molto spesso lo sono per confondersi con l’ambiente o per spaventare i loro predatori.
Andiamo a conoscere nello specifico delle loro caratteristiche quali sono gli animali di colore arancione noti proprio per le loro sfumature.
Gli animali di colore arancione, esemplari famosi per la caratteristica e vivace colorazione.
Ecco l’elenco dei principali animali di colore arancione:
La Farfalla monarca il cui il nome scientifico è Danaus plexippus, è una delle specie più popolari tra le persone per i suoi sorprendenti colori arancione e nero.
La farfalla monarca, misura approssimativamente tra 8 e 10 centimetri e il peso varia intorno a mezzo grammo ossia tra 0,25 e 0,75 g.
Si tratta di una specie di lepidottero di Dithris nella famiglia dei Nymphalidae.
Proprio per questo ha le stesse fasi di vita che consistono in: una metamorfosi da uovo a bruco, per poi passare a crisalide e infine farfalla.
È possibile distinguere il sesso in quanto la femmina possiede linee più spesse e colori più scuri, mentre il maschio tende ad essere più grande.
La farfalla monarca è possibile vederla in aree aperte, praterie o campi coltivati con abbondanza di euforbia.
È presente anche in Australia, in Indonesia e in Nuova Zelanda, nonché in Europa e qualche volta si è potuta osservare anche in Italia.
La sua alimentazione è basata su una grande varietà di nettare ed alghe che riesce a recuperare attraverso la sua lunga lingua.
Il Galletto di roccia della Guyana è una specie di uccello passeriforme della famiglia Cotingidae, uno dei due appartenenti al genere Rupicola, conosciuto per il suo caratteristico colore arancio vivo.
Il Galletto di roccia della Guyana è un uccello piuttosto robusto con una lunghezza che oscilla tra i 27 e 32 cm, e pesa in media 218gr per il maschio adulto e 203gr per la femmina.
Il maschio di questo coloratissimo esemplare è arancio intenso con una singolare cresta a forma di mezzaluna che si estende dalla fronte del becco alla nuca.
La coda è nera ma comunque termina con una stretta striscia arancione.
Il becco anche è arancione intenso alla base e giallo al centro Addirittura l’iride del maschio è arancione, ma più gialla ai margini.
È possibile vedere il Galletto di roccia della Guyana, dalla Colombia orientale, al Venezuela meridionale dalla Guyana, dal Suriname alla Guyana francese e localmente nel Brasile settentrionale.
Predilige un habitat naturale, tra gli strati medi e inferiori delle foreste umide, in prossimità di aree rocciose e burroni, per lo più al di sotto dei 1200 m di altitudine.
Si nutre principalmente di frutta e occasionalmente anche di insetti e piccoli vertebrati.
Tra le razze di gatto più diffuse di sicuro ci sono quelle arancioni e le varietà con strisce bianche e quelli arancioni tigrati.
Innanzitutto occorre fare una precisazione, ovvero non esiste una razza di gatti arancioni, in quanto sono tante le razze che possono avere il pelo arancione nella loro gamma di colori.
Altrettanto tanti possono essere i gatti col pelo arancione e che non hanno razza ma sono semplicemente dei meticci.
Come accennavamo precedentemente i gatti arancioni e tigrati, più affascinanti, sono anche quelli con delle strisce o delle macchie marginali di altri colori.
Il responsabile di questo colore si trova nel cromosoma X e le gatte possiedono due cromosomi X. Per questo motivo, il gene di questo colore deve essere presente in entrambi per non restare latente.
Esistono diverse dicerie che riguardano l’indole di questi gatti come ad esempio il fatto che siano tutti molto affettuosi, ma sappiamo bene che le dicerie lasciano il tempo che trovano.
Ogni gatto ha il suo carattere e il suo stile di vita. Per quanto riguarda il resto, alimentazione, caratteristiche fisiche sono molto simili agli altri gatti.
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A seconda della specie, il Pesce pagliaccio può avere una colorazione nera, arancione, gialla o rossa, sempre con motivi a macchie e strisce.
Il pesce pagliaccio misura circa 7-15 centimetri e la lunghezza del corpo è fino a 2,5 volte maggiore rispetto all’altezza.
Possiede un colore caratteristicamente arancione brillante e ha tre strisce bianche trasversali, di cui quella centrale curva verso la parte anteriore.
Una curiosa particolarità relativa a questo pesce riguarda il genere e la riproduzione. I Pesci pagliaccio nascono maschi e solo da adulti possono trasformarsi in femmine.
Esistono circa 29 specie di pesci pagliaccio ma hanno origine tutti nelle aree tropicali dell’Indo-Pacifico e da qui vengono trasportati verso Nord o Sud dalle correnti calde, ad esempio nelle acque di Australia, Cina, Giappone, Indonesia, Taiwan, Thailandia, India, Malaysia e le Filippine.
Questo pesce è onnivoro, in mare si nutre di piccoli gamberetti, plancton, alghe e copepodi, dei tentacoli morti dell’anemone, sia degli avanzi che l’anemone ha lasciato.
Tarantola del re babbuino, nome scientifico Pelinobius muticus, appartenente alla famiglia Theraphosidae. Il suo colore arancio sgargiante, ha reso questo ragno molto ricercato dai collezionisti.
La Tarantola del re babbuino è un ragno di grandi dimensioni, infatti le femmine possono raggiungere i 20 cm di lunghezza. I maschi invece hanno dimensioni leggermente inferiori.
Si tratta di un ragno originario dell’Africa orientale e quasi assente in Italia. Questo ragno è dotato di 8 zampe, di cui 2 particolarmente robuste, poiché le utilizza per scavare le tane.
All’estremità della testa possiede 2 zanne nere e lucide che utilizza per difendersi.
Quando si sente minacciato emette una sorta di stridore prodotto dallo sfregamento della prima e la seconda coppia di zampe.
La Tarantola del re babbuino predilige habitat altamente umidi con una temperatura che va dai 25° ai 28°.
Si nutre prevalentemente di insetti tra i quali grilli, scarafaggi e cavallette, ma non disdegna larve, altri ragni, lucertole, serpenti e piccoli roditori.
È un animale notturno e perciò caccia prevalentemente la notte, riesce a mordere con uno scatto fulmineo senza lasciare scampo.
Un’altra caratteristica di questo ragno è che la femmina ha un’aspettativa di vita di circa 20 anni mentre i maschi non superano i 12.
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La tigre (Panthera tigris) appartiene all’ordine dei carnivori e alla famiglia dei felidi. Affascinante felino dal manto arancione e utili strisce nere.
Queste numerose fasce verticali, apparente vistose hanno lo scopo di renderla mimetica, si confondono facilmente con le ombre della boscaglia e rendono l’animale praticamente invisibile.
La tigre siberiana è più grandi di questi esemplari, con una lunghezza record di 3,7 m e l’incredibile peso di oltre 420 kg.
È in grado di saltare in lunghezza fino a 10 m ed è anche un ottimo nuotatore. Oggi, invece la possiamo osservare solamente in questi posti: Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia (Sumatra), Laos, Malesia, Myanmar, Nepal, Russia, Thailandia, Vietnam.
La sua alimentazione è basata su: nilgau, grande antilope indiana e varie specie di cervi. All’occorrenza, però dà la caccia anche a grandi mammiferi come: maiali selvatici, antilopi, bisonti e buoi.
Può mangiare oltre 40 chilogrammi di carne al giorno. In natura la tigre può avere un’aspettativa di vita che oscilla tra gli 8 ai 10 anni, molto dipende dal comportamento dell’uomo verso l’animale e il suo habitat.
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Raffaella Lauretta
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