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Animali che si ubriacano: le modalità e i motivi della sbornia

Gli animali che si ubriacano, specie per la maggior parte conosciute ma di cui non era ancora nota questa cattiva abitudine.

(Foto AdobeStock)

È difficile immaginare il mondo animale alle prese con l’alcool, eppure succede.

In questo momento in qualche parte del mondo c’è uno di questi esseri che “sta alzando un po’ troppo il gomito”.

Naturalmente, è un modo di dire ma è la pura verità. Esistono, davvero, diverse specie attratte dell’odore dell’alcool o che inconsapevolmente si ritrovano ubriache dopo aver mangiato della frutta fermentata.

Siete curiosi di sapere di quali animali si tratta e come avviene questa loro disfatta? Scopriamo insieme quali sono gli animali che si ubriacano, le loro caratteristiche e in che modo avviene la sbronza.

Animali che si ubriacano

Gli animali che si ubriacano sono specie sparse un po’ ovunque nel mondo e che fino ad oggi erano, a noi tutti, insospettabili di tale gesto.

(Foto AdobeStock)

In natura esistono numerosissimi esempi di animali dediti all’uso di alcool.

Si tratta di specie appartenenti a diversi gruppi. Scopriamo, quali sono questi animali a cui piace inebriarsi con l’alcool.

Ecco l’elenco degli animali che si ubriacano:

  • Elefanti;
  • Cercopiteco verde;
  • Ptilocerco dalla coda a piuma;
  • Alci;
  • Beccofrusoni;
  • Api;
  • Pipistrelli.

Elefanti

Gli elefanti sono ritenuti tra le specie più ghiotte di sostanze alcoliche.

Elefanti (Pixabay)

Adorano, infatti, i frutti fermentati e alcolici della marula (una pianta utilizzata per produrre un caratteristico vino).

Gli elefanti sono animali di grandi dimensioni, immaginateli quindi ubriachi cosa possono combinare. Sono dotati di due zanne prominenti in avorio e di una lunga proboscide.

Oltre alle zanne, l’elefante ha altri 4 enormi denti (molari). Gli elefanti più grandi e maschi, possono raggiungere un’altezza al garrese fino a 3,96 metri.

Sono animali erbivori e si nutrono principalmente di fogliame degli alberi. La loro speranza di vita può arrivare a 70 anni circa.

Cercopiteco verde

Il Cercopiteco verde, adora lo zucchero fermentato e da quando sono state introdotte le piantagioni di canna da zucchero ne fa un vero abuso.

(Foto AdobeStock)

Il Cercopiteco verde fa parte della famiglia dei Chlorocebus, primati provenienti dall’Africa e appartenenti al gruppo dei cercopitechi come anche il mandrillo e il macaco.

Generalmente, misura tra i 40 e i 60 cm e il suo peso non supera i 6kg. Il suo modo di comunicare è molto curioso, in quanto emette diversi suoni ed assume diversi comportamenti.

È onnivoro, in quanto si nutre di frutta, insetti, semi, vegetali, piante acquatiche, funghi, bacche, piccoli roditori e uccelli. È del tutto diurno, mentre di notte si riposa sugli alberi.

Ptilocerco dalla coda a piuma

Il Ptilocerco dalla coda a piuma è una piccola tupaia malese a cui piace l’alcool, tanto che ogni giorno riesce a berne circa l’equivalente di 9 bicchieri.

(Foto AdobeStock)

La tupaia dalla coda a piuma, o ptilocerco dalla coda a piuma è un toporagno arboricolo che vive nella Tailandia meridionale, nella penisola malese e in alcune isole indonesiane.

Dotato di una particolare coda uguale a una piuma da cui prende il nome. Un esemplare misura circa 30 cm, metà dei quali occupati da questa lunga coda.

Di giorno dorme nel suo nido ed essendo un animale esclusivamente notturno, è durante queste ore che va alla ricerca di cibo e di alcol che trova nel nettare fermentato della palma Eugeissona.

Alci

Le Alci sono attratte dalle sostanze alcoliche, che ricavano principalmente da frutta marcia come le mele.

(Foto Pixabay)

Le Alci sono i più grandi cervidi esistenti e si distinguono dagli altri membri della stessa famiglia per la forma corna (palchi) dei maschi.

L’altezza al garrese varia generalmente dai 2,1 ai 2,3 m ed hanno un peso medio di oltre 550 kg. Solo i maschi hanno i palchi, con ampiezza media di 160 cm e peso sui 20 kg.

Vivono esclusivamente nell’emisfero boreale, essenzialmente legato alle foreste fredde o temperato-fredde.

Beccofrusoni

I Beccofrusoni si stordiscono con le bacche di sorbo, che fermentano quando le temperature scendono, generando alcol.

(Foto AdobeStock)

I Beccofrusoni sono uccelli dall’aspetto paffuto e arrotondato, con un caratteristico piumaggio dal colore sericeo e un color grigio-brunastro su tutto il corpo.

Sono uccelli dalle abitudini diurne e spiccatamente gregarie, che si riuniscono in stormi e hanno un richiamo corto e ronzante, sempre uguale.

Hanno un’alimentazione frugivora, con una componente insettivora.

Cercano il cibo fra i rami degli alberi e fra le fronde dei cespugli. Prediligono bacche e piccoli frutti ben maturi e molto zuccherini.

Api

Le Api invece si ubriacano con il nettare fermentato ma non è l’unico vizietto, a loro attira anche la nicotina e la caffeina.

(Foto Pixabay)

Le api sono insetti Imenotteri, gruppo cui appartengono anche vespe, calabroni, bombi e formiche.

Vivono insieme e collaborano formando una comunità organizzata e dedicata alla sopravvivenza del gruppo, per questo sono chiamate insetti sociali.

Gli esseri umani sono responsabili di avere esteso il loro areale, introducendo sottospecie europee in Nord America, in Sud America, Australia, Nuova Zelanda e in Asia orientale. Attualmente si trova in ogni continente eccetto l’Antartide.

Le api si nutrono raccogliendo polline e nettare dai fiori, grazie ad una proboscide (o ligula) in grado di succhiare il nettare.

Potrebbe interessarti anche: Animali che si baciano: caratteristiche e curiosità di questi esemplari

Pipistrelli

I pipistrelli, proprio come tante altre specie, si sballano con la frutta fermentata.

(Foto Pixabay)

I chirotteri, comunemente noti come pipistrelli, sono un ordine di mammiferi placentati. Sono secondi come numero solo ai roditori.

Appartengono gli unici mammiferi in grado di volare, il loro peso può variare da non più di 2 gr a circa 1,6 kg.

Il corpo è generalmente ricoperto di una fitta pelliccia. La testa può assumere una notevole varietà di forme, può essere corta e larga oppure stretta e allungata.

Le orecchie dei pipistrelli sono grandi, talvolta eccezionalmente enormi, e hanno la funzione nei Microchirotteri di raccogliere le onde sonore riflesse emesse dagli stessi animali per l’ecolocalizzazione.

Normalmente formano grandi colonie che vivono all’interno di grotte, fessure rocciose, fitta vegetazione, cavità negli alberi, negli edifici. In fase di riposo assumono la caratteristica disposizione a testa in giù.

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Raffaella Lauretta

 

 

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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