Sembrano umani, almeno per il modo di incedere: quali sono gli animali che camminano su due zampe, come ci riescono e che caratteristiche hanno per compiere azioni così eccezionali.

Alcuni di loro potrebbero essere scambiati per umani, perché passeggiano esattamente come noi umani: stiamo parlando degli animali che camminano su due zampe e che si differenziano da tutti gli altri che strisciano o che ne usano quattro per avanzare. Eppure non sono dotati solo di questa particolarità: hanno caratteristiche e abitudini molto particolari che li rendono davvero unici: ecco quali sono.
Quali sono gli animali che possono camminare su due zampe?
C’è da ammetterlo: talvolta la natura assegna capacità e requisiti piuttosto bizzarri a determinate specie animali, come appunto quelli che sono in grado di deambulare tenendosi in posizione verticale, su due zampe. E sono tutti molto diversi tra loro, benché abbiano in comune questa caratteristica che li rende molto popolari.

E non solo: camminano ma possono anche correre e saltellare utilizzando solo le zampe posteriori. Eccone un breve elenco, per poi analizzarli nello specifico:
- scimpanzé;
- orso;
- canguri;
- pinguini;
- basilisco;
- lepri saltatrici;
- topo canguro;
- pangolino;
- sifaka.
Che caratteristiche hanno gli animali che camminano su due zampe?
Di sicuro non sono tutti uguali, ma hanno in comune la capacità di restare all’erta facendo base su due zampe. Poiché appartengono alle specie più disparate è necessario analizzarli uno alla volta e capire quali sono le altre peculiarità di cui sono dotati.
Lo scimpanzé
In realtà lo scimpanzé è solo uno tra gli animali della sua classe di mammiferi primati che possono camminare su due zampe; sono infatti inclusi anche:

- il gorilla,
- il bonobo (che insieme allo scimpanzé appartiene al genere Pan e sono entrambi esemplari ancora viventi),
- l’orango.
Sebbene la loro morfologia scheletrica sia molto più rigida e corta nella parte lombare, gli scimpanzé quando camminano su due zampe, hanno movimenti del tronco molto simili a quelli degli esseri umani. E a quanto pare non è solo questo il legame con noi umani (infatti gli esseri umani capiscono gli scimpanzé).
Si tratta di mammiferi che possono diventare aggressivi per proteggere il proprio territorio, la propria ‘famiglia’ e il proprio gruppo. Vivono tra terra e alberi, in grandi gruppi ben organizzati e si nutrono sia di vegetali sia di piccoli insetti o anche piccoli animali.
L’orso
Grande e grosso, ne abbiamo esemplari in tutta Italia e con i quali talvolta possono esserci problemi di convivenza (pensiamo agli orsi in Italia, in Abruzzo ci si convive e in Trentino si abbattono). Attenzione: l’orso tende a stare principalmente su quattro zampe, ma in determinate occasioni (quando è curioso, quando è attento ad osservare qualcosa che attira la sua attenzione, quando è allarmato o sta per attaccare e lottare) si alza su due e cammina.

L’orso cammina eretto per brevi distanze, e il suo scopo principale è quello di sembrare più pericoloso o per raggiungere i frutti di rami più alti. Si tratta di un grosso mammifero di struttura robusta, schivo, solitario e diffidente, ormai non così raro da incontrare perfino nelle zone che prima non avrebbe mai ‘frequentato’. Si muove silenziosamente e, a differenza di altre specie selvatiche, solo in rarissimi casi emette vocalizzazioni.
Il canguro
Tra i marsupiali, il canguro è quello che, pur non riuscendo a muovere passi servendosi delle due zampe posteriori, le utilizza per fare dei salti: le unisce per fare un balzo. In questo movimento anche la sua coda ha una grande importanza, in quanto ha una funzione equilibratrice. Quando invece si sposta lentamente preferisce poggiarsi su 4 zampe e sulla coda stessa, quasi come se fosse un’altra zampa (la quinta).

La famiglia dei canguri è variegata e ne esistono almeno 60 specie di canguri solo della famiglia dei macropodidi, ma gli esemplari più comuni sono il canguro rosso e il canguro grigio. È possibile vederli in Australia e in Oceania, anche se tendenzialmente è un animale timido e schivo che vive in gruppi.
Il pinguino
Simpatici e apprezzati proprio per il loro goffo modo di camminare e pur avendo le loro difficoltà di stabilità sulla terra ferma, i pinguini riescono a percorrere tratti anche lunghi su sole due zampe. Quando dunque camminano sulla terra ferma non riescono a tenere bene l’equilibrio, tanto è vero che dondolano dolcemente e lentamente oscillando da un lato all’altro.

Ma perché i pinguini sono uccelli ma non volano? Una grande differenza consiste nel fatto che in acqua, sono capaci di raggiungere i 400 metri di profondità in mare, resistendo intorno ai 20 minuti e nuotando a una velocità di circa 40 km/h.
Ne esistono ben 18 specie, distribuite in varie zone dell’emisfero australe. Dodici di queste vivono al Polo Sud, in Antartide, le altre 6 specie si dividono tra Oceania, Sud America, Africa e isole Galapagos.
Il basilisco
Il basilisco è in grado di correre su due zampe molto velocemente ma stupisce ancor di più vederlo camminare sull’acqua senza affondare. E’ dotato di zampe posteriori molto grandi, dita lunghe e frange squamose che gli consentono di correre per tratti, seppur brevi, sull’acqua senza andare giù a fondo.

Ciò è possibile proprio grazie alla conformazione degli arti posteriori, che intrappolano piccole bolle d’aria sotto il palmo e le dita e che consentono all’animale di ‘trattenere l’acqua sotto le zampe e non sprofondare quando camminano per brevi tratti. Non a caso infatti il basilisco si è meritato l’appellativo di “Lucertola di Gesù”, poiché riesce appunto a ‘camminare sull’acqua’.
È possibile avvistarlo dall’Honduras orientale, al Nicaragua e alla Costa Rica, fino al Panama occidentale.
La lepre saltatrice
Si tratta di un animale notturno che si vede saltellare in giro solo quando ha fame ed è alla ricerca di cibo, così come fa il canguro. Di lepre saltatrice ve ne sono due varietà: la cafra (Pedetes capensis) e quella orientale (Pedetes surdaster), entrambe diffuse in Africa. Ma non lasciamoci ingannare dal loro nome: si tratta di roditori.

Entrambe le specie sembrano un incrocio tra una lepre, un ratto e un canguro,(da quest’ultimo hanno copiato proprio il modo di muoversi). Un’altra caratteristica è il mantello bio-fluorescente e possiedono infatti motivi rossi e rosa, visibili solamente ai raggi ultravioletti.
Il topo canguro
Il topo canguro rispecchia perfettamente il suo nome: infatti pur essendo un roditore, che vive tra il Nevada e la California, saltella come un vero canguro. Rapido e agile, riesce a cambiare improvvisamente direzione. Riesce a saltare sulle zampe posteriori raggiungendo un’altezza fino a 2 metri con un solo balzo e usa le zampe anteriori solo quando attraversa brevi distanze.

Si nutre principalmente di semi, radici e foglie ma occasionalmente anche di insetti. Un’altra curiosità è che questo animale non ha bisogno di bere, poiché riesce a assorbire i liquidi necessari direttamente dai cibi ingeriti.
Il pangolino
Il pangolino pur essendo dotato di 4 zampe quando deve spostarsi lo fa utilizzandone solo due, poiché le anteriori sono scomode da poggiare a causa della presenza di grossi artigli, utilissimi quando si tratta di scavare alla ricerca di formiche ma scomodi come appoggio per camminare.
Il pangolino veniva classificato nello stesso ordine a cui appartengono:
- il formichiere,
- l’armadillo (talvolta scelto come animale domestico),
- il bradipo.
Successivamente però si è scoperto che non aveva nulla in comune con le specie appena elencate: si tratta infatti dell’unico rappresentante esistente dell’ordine dei folidoti ed è anche l’unico mammifero vivente con il corpo coperto di scaglie. Vive nelle zone tropicali dell’Asia meridionale e del Sudest asiatico e si nutre solo di termiti e formiche.
Il sifaka
Tra gli animali del Madagascar vi è anche lui, il sifaka: si tratta di un animale prevalentemente arboricolo. Quando poggia sulla terraferma assume però una buffa andatura laterale saltellante e su due zampe. E’ dotato di zampe particolari che lo aiutano a tenere una presa salda sui rami dove si appende.

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I sifaka appartengono alla famiglia degli Indriidae, sono primati di taglia media che vivono nella zona centro-orientale del Madagascar in gruppi da 2 a 13 individui. La loro alimentazione consiste in foglie, fiori, corteccia, semi e frutti.