Animali del bosco, caratteristiche e curiosità di specie che vivono nei luoghi incantati e misteriosi del bosco e sottobosco. Scopriamo quali sono questi esseri.
Gli animali del bosco, sono specie particolari che si possono incontrare, se si è fortunati, durante una passeggiata in questo stupendo luogo fitto di vegetazione.
Animali che si fanno raramente osservare, perché si mimetizzano o solo perché vivono a decine di metri di profondità sottoterra.
Scopriamo quali i meravigliosi e caratteristici animali che vivono in questi luoghi quasi fiabeschi, dove ti aspetti da un momento all’altro di incontrare un folletto.
Gli animali del bosco sono esseri affascinanti tanto quanto il luogo in cui vivono. Scopriamo quali sono questi animali.
Ecco l’elenco dei principali animali del bosco:
Il cervo è il più grande mammifero ungulato presente nei boschi italiani. In passato è stato vicino all’estinzione, a causa della caccia e della distruzione delle foreste.
Il cervo è un mammifero artiodattilo appartenente alla famiglia dei Cervidi. I maschi adulti misurano fino a 2,55 m e alti, al garrese, fino a 1.50 m, con un peso che va da 200 a più di 250 kg.
A queste misure va aggiunta la coda, che in ogni caso non supera i 20 cm di lunghezza. La colorazione del mantello varia seconda delle stagioni, dell’età degli individui e del sesso.
Il mantello estivo appare brunastro o tendente al rossiccio, mentre in inverno è grigio-bruno, con un pelo notevolmente infittito.
Il cervo è dotato di palchi, strutture simili alle corna dei Bovidi che rappresentano la principale caratteristica dei cervi maschi. I palchi hanno la peculiarità di cadere ma sullo stelo se ne formano di nuovi, che crescono nel giro di quattro mesi.
In generale, la lunghezza va da un minimo di 70 cm a un massimo di 1,30 m. Il peso delle corna, negli individui adulti, è, in media, di 4-6 kg, ma possono arrivare a pesare fino a 15-20 kg.
L’alimentazione varia a seconda della stagione: in primavera gli animali divorano le erbe fresche e tenere, i germogli, le foglie novelle e i ramoscelli.
Durante l’estate il grano maturo, l’avena, le carote e le barbabietole succose.
D’inverno invece, il terreno si ricopre di neve, il suolo non produce più erba, e i rami non danno più foglie, ragion per cui il cervo, allora si nutre di cortecce, arbusti secchi e radici.
Tra tutte le varie specie di orsi, nei boschi italiani è presente l’orso bruno. Oggi sul nostro territorio sono presenti circa 150 orsi.
L’orso è un mammifero appartenente alla famiglia Ursidae, diffuso in gran parte dell’Asia e del Nordamerica, oltre che in Europa.
Molti studiosi fanno ancora riferimento, per l’Italia, a due sottospecie distinte: l’orso bruno europeo (Ursus arctos arctos) e l’orso marsicano (Ursus arctos marsicanus).
Un orso bruno misura tra un 1,7 e 2,8 m, con un’altezza al garrese tra i 90 e i 150 cm. Il peso può oscillare dai 150kg delle femmina, fino ai 680 dell’orso L’orso Kodiak.
Possiede un folto mantello di colore biondo, bruno, nero, o formati da un misto di questi colori. Ha una struttura fisica che gli permette di stare in piedi sulle zampe posteriori, per periodi di tempo abbastanza lunghi.
L’orso è un animale prevalentemente notturno e solitario, durante l’inverno, cade in letargo.
Quando si risvegli si nutre di una vasta gamma di prodotti vegetali, come bacche, radici, germogli e funghi, così come di animali, come pesci, insetti e piccoli mammiferi.
Il lupo è importantissimo per l’ecosistema ed oggi si stimano circa 1500 i lupi sparsi tra i boschi delle Alpi e degli Appennini.
Il lupo è l’unico componente selvatico del genere Canis presente sia nel vecchio che nel Nuovo Mondo.
È un canide lupino, presente nelle zone remote del Nordamerica e dell’Eurasia. È il più grande della sua famiglia, con un peso medio di 43–45 kg per i maschi.
Può raggiungere la velocità massima di 55–70 km/h e spiccare balzi di 5 m di lunghezza in orizzontale; inoltre, può mantenere una velocità di 50–60 km/h per 20 minuti.
Il lupo possiede un mantello invernale molto denso, morbido e una lanugine corta. La maggior parte di essa viene persa durante la primavera ma ricresce in autunno.
Si tratta di un animale molto territoriale e si impadronisce di zone molto più grandi del necessario per sopravvivere.
Il lupo è carnivoro ma all’occorrenza integra con frutta e vegetali. Si nutre volentieri delle bacche dei sorbi e dei mughetti e di mirtilli.
Il gufo è uno dei rapaci notturni più conosciuti in Italia ed è un animale del bosco a tutti gli effetti..
Il gufo è un uccello rapace facente parte della famiglia degli Strigidi. È caratterizzato da tipici ciuffi sulle orecchie, semplici piume che non incidono sul funzionamento dell’apparato uditivo, d’altra parte finissimo.
Le sue dimensioni variano fra i 35 e i 40 cm di lunghezza, con un’apertura alare di 90-100 cm. Una sua caratteristica sono gli occhi che non riescono a compiere un movimento di rotazione, essendo fissi.
Per cui quando il gufo deve girarsi ruota direttamente la testa, facendo un movimento di 270 gradi. È l’unico rapace notturno che in inverno si aggrega in dormitori, selezionando posatoi su alberi.
Da dicembre a febbraio, il gufo comune trascorre le proprie giornate sullo stesso albero dal quale poi s’invola la sera, per andare a caccia di piccoli animali, quali topi, toporagni.
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Il pettirosso è presente in molti boschi e città italiane. Scopriamo le caratteristiche di questo uccello elegante e melodioso.
Il pettirosso è un piccolo uccello passeriforme della famiglia dei Muscicapidae. Misura circa 13 cm e pesa un massimo di 22 gr.
Gli adulti hanno il petto e la fronte colorati di arancio, mentre il resto del piumaggio è di colore bruno oliva e il ventre bianco sporco.
Il pettirosso è estremamente aggressivo e territoriale nei confronti dei suoi consimili e di altre specie di piccoli uccelli. Mentre con l’uomo ha assume un comportamento fiducioso.
È insettivoro e si alimenta generalmente a terra, ma anche in volo; in inverno il pettirosso non rifiuta grasso e semi, anche se non è la sua alimentazione principale.
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La volpe rossa è uno degli animali del bosco più affascinanti, furbi e opportunisti.
La volpe rossa è un animale selvatico appartenente alla famiglia dei Canidi.
La più grande delle volpi propriamente dette e il carnivoro con l’areale più vasto, essendo presente in tutto l’emisfero boreale dal circolo polare artico al Nordafrica, il Nordamerica e l’Eurasia.
La volpe misura fra i 75 ed i 140 cm, per un peso che varia fra i 3 e gli 11 kg. Il colore, del suo mantello, spesso rossiccio, va dal giallo al marrone, a seconda degli individui e delle regioni.
La gola, il ventre e l’estremità della coda sono bianche; quest’ultima è lunga e folta. Il muso è allungato e le orecchie sono triangolari ed estremamente mobili.
Vive in coppia, con i cuccioli, anche se talvolta è possibile osservarne esemplari solitari o in gruppi di 4 o 6 adulti.
Il maschio comunica con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi e marca il territorio in modo sistematico.
La volpe è un animale onnivoro nonché grande opportunista, in grado di cacciare prede di diverse dimensioni, da insetti di 0,5 cm di lunghezza a uccelli di 1,5 m di apertura alare.
La sua dieta si basa su una grande varietà di specie: invertebrati, piccoli mammiferi, uccelli, uova e piccoli anfibi e rettili.
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Il riccio è un animale del bosco diffuso anche nelle città e non è raro che un riccio selvatico si stabilizzi in un giardino privato.
Il riccio è un mammifero della famiglia Erinaceidae, che spesso viene impropriamente chiamato col nome porcospino.
Esistono numerose sottospecie, il riccio comune misura fino 25–27 cm di lunghezza, per un peso che solo eccezionalmente supera il chilogrammo, la coda di solito raggiunge i 2,5 cm di lunghezza.
Il corpo è tozzo ed a forma di pera: infatti al muso lungo, appuntito e leggermente rivolto all’insù si contrappongono il collo corto e il quarto posteriore arrotondato.
Le zampe sono corte e tozze, ma i piedi hanno forma allungata. Il riccio è in grado di vedere fino a 30 m di distanza di giorno e fino a 12 m di notte. Mentre è capace invece di udire frequenze comprese fra i 250 ed i 60.000 Hz.
Inoltre possiede aculei pungenti che variano di colore al cambio di stagione e quando si sente in pericolo, normalmente, reagisce immobilizzandosi e drizzando gli aculei sul dorso.
È un animale esclusivamente notturno, durante il giorno riposa nascosto nella sua tana, costituita solitamente da una cavità del suolo posta nel sottobosco.
Il riccio ha abitudini solitarie e asociali, come infatti tende generalmente ad evitare i contatti coi conspecifici.
La sua alimentazione si basa su invertebrati di vario tipo, su uova, rettili ed anfibi, tuttavia non disdegna nemmeno di mangiare piccoli mammiferi, soprattutto topi.
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Ettore D’Andrea
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