Zooerastia, ovvero il sesso con gli animali: incredibile ma vero. Dopo il caso eclatante della donna della provincia di Napoli ricoverata di recente per aver avuto rapporti con il proprio cane, c’è una statistica addirittura più inquietante del caso singolo. Già, perché sembra strano ma c’è sempre più gente che “ama” talmente tanto il proprio animale dal volerci fare l’amore. Una perversione che alimenta un vasto mercato della pornografia e degli incontri a luci rosse. Incontri con cani, cavalli, asinelli, che certo non si divertono affatto. Sono abusi in piena regola, perpetrati da persone che evidentemente hanno qualche problema con la propria sessualità e li sfogano su degli animali indifesi.
L’Associazione italiana difesa animali e ambiente ha scoperto un circuito di ville utilizzate dagli amanti della zoofilia erotica, la zooerastia. Una quindicina le residenze situate in diverse città italiane, da Nord a Sud, utilizzate per i party. Gli investigatori hanno ricostruito una rete enorme di partecipanti a queste feste, sembra che siano addirittura alcune centinaia. Indignato il presidente di AIDAA, Lorenzo Croce: “Vogliamo presentare degli esposti alla procura per configurare il reato di maltrattamento di animali. La zoorastia deve essere un reato, lo diciamo da anni e l’abbiamo chiesto anche alla UE”.
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