Sconcerto in Palestina dove uno zoo taglia artigli alla leonessa: “Ora può giocare coi bambini”, spiegano ma è una pratica crudele.
Spesso, dagli zoo arrivano vicende di maltrattamenti che mettono i brividi: gli animali selvatici che vi sono rinchiusi soffrono e non dovrebbero servire al nostro intrattenimento. Uno degli episodi più sconcertanti riguarda un elefante per ben 29 anni chiuso in gabbia. A proposito di intrattenimento e divertimento, ha fatto molto discutere l’utilizzo di animali rari per selfie turistici. Dalla Palestina arriva ora una vicenda che sta indignando l’opinione pubblica.
Uno zoo nell’enclave palestinese di Gaza, martoriata dalla guerra, si sta promuovendo offrendo la possibilità di giocare con un leone, che è stato declassato ma ha ancora i denti. La leonessa di 14 mesi, chiamata Falestine, viene resa mansueta in modo da poter incontrare i visitatori del parco di Rafah nella parte meridionale della Striscia di Gaza. “Sto cercando di ridurre l’aggressività della leonessa in modo che possa essere amichevole con i visitatori”, ha detto Mohammed Jumaa, 53 anni, proprietario del parco. Si tratta in sostanza di una pratica non convenzionale che lo zoo mette in atto per poter competere con altre strutture simili. Nel Paese, infatti, complice la grave crisi, sono molte le strutture che prendono iniziative ‘originali’, ma che rischiano di danneggiare la salute animale.
Fayez al-Haddad, il veterinario che ha operato su Falestine due settimane fa, ha osservato il suo comportamento da vicino mentre la leonessa veniva brevemente estratta dalla sua gabbia per stare vicino ai residenti locali, compresi i bambini. Gli artigli sono stati tagliati in modo che non potessero crescere rapidamente e visitatori e bambini potessero giocare con lei. Non esiste un ospedale specializzato per gli animali a Gaza, quindi l’operazione è stata effettuata nello zoo, che non dispone delle strutture adeguate. La struttura si difende sottolineando che il progetto vuole portare un po’ di felicità ai bambini, ma dall’altra parte viene denunciato il comportamento crudele verso gli animali.
Molti bambini hanno assistito mentre Falestine veniva brevemente mostrata dalla sua gabbia per la prima volta dalla sua operazione. Al momento, però, la leonessa viene tenuta alla larga dai visitatori e interagisce solo con gli operatori dello zoo. Anas Abdel Raheem, di 12 anni, ha insistito sul fatto che non aveva paura mentre si appoggiava al recinto. “Sono felice perché ho giocato con il leone e non mi ha morso o strappato i vestiti”, ha spiegato il bambino. Ma gli artigli della leonessa – che a molti esperti è apparsa stressata – ricresceranno in sei mesi.
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