Una zingara è stata vista cucinare e mangiare il gatto di quartiere
Immagini raccapriccianti, filmate dai residenti di un quartiere di Giulianova, in provincia di Teramo in Abruzzo.
“La zingara ha cotto il gatto e se l’è mangiato. Sono spariti tutti i felini nella zona vicino a quella casa abbandonata”. E’ quanto hanno sostenuto i residenti che hanno deciso d’intervenire, inviando il filmato alle forze dell’ordine, con un biglietto.
Come riporta il Messaggero, i Carabinieri erano increduli nel visionare il filmato e nel leggere la lettera. La zingara protagonista del video è un’anziana nomade, nota nel cittadina che vive in una struttura abbandonata, a ridosso della stazione ferroviaria.
Da quando la donna si sarebbe sistemata in quella zona, sarebbero spariti i gatti. Nel video, la si vede intenta a cucinare qualcosa dentro ad un pentolino, disposto sul fuoco. Dalle immagini, poco nitide, si vede la zingare gettare un animale nella pentola. Secondo i residenti si tratterebbe di un gatto e non di un coniglio.
In base a quanto denunciato, le forze dell’ordine hanno cercato di rintracciare la donna per chiarimenti. Tuttavia, la zingara, più volte oggetto di perquisizioni, sarebbe risultata irreperibile. Nel frattempo, i carabinieri avrebbero individuato l’autore del video, per confermare l’autenticità della fonte.
Nel quartiere, altri testimoni avrebbero confermato che i gatti che vivevano nella zona sarebbero tutti spariti.
Recentemente aveva fatto scandalo la notizia di un nigeriano sorpreso cucinare un cane per mangiarlo, in un campo di accoglienza a Briatico, nel Vibonese.
Come evidenziato un quella occasione, non solo si tratta di casi preoccupanti e rischiosi da un punto di vista igenico sanitario. In Italia è stata introdotta una legge che vieta di mangiare animali di affezione. Lo stesso Regolamento (CE) n. 998/2003 del 26 maggio 2003) ha stabilito un elenco di questi animali che non possono essere in nessun modo commestibili. Tra questi, cani, Gatti, Furetti, Invertebrati, Pesci tropicali decorativi, Anfibi e rettili, Uccelli (esclusi i volatili previsti dalle direttive 90/539/Cee e 92/65/Cee) e infine, i roditori e conigli domestici.
Fatti di cronaca che lasciano sicuramente ampio spazio ad una riflessione e soprattutto ci fanno capire quali siano i rischi che corrono molti amati animali domestici che vivono per strada. Casi che accadono in aree emarginate.
C.D.
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