Dopo cinque giorni dalla frana che aveva distrutto tutto, viene trovata sana e salva la cagnolina Zajka: ora può riabbracciare la famiglia.
Quando si dice che la speranza è l’ultima a morire non si scherza affatto. Certo, accanto alla speranza, però, dobbiamo aggiungere il termine azione. Allora sì che le cose possono davvero cambiare e cercare di riportare alla luce quello che sembrava ormai perso.
Come può accadere durante una catastrofe naturale. Qualcuno rimane intrappolato, passano i giorni e le speranze svaniscono. Non, però, se qualcuno ci crede fino in fondo. Com’è successo nelle ultime ore in Norvegia, riprendendo la vicenda della brutta frana avvenuta sul fini dell’anno.
Molte persone sono state date per disperse e, più passano i giorni più le speranze diminuiscono. Ad accende una fiamma di speranza, però, ci ha pensato Zajka, una cagnolina che, in Norvegia, è stata ritrovata sotto le macerie dopo cinque giorni dal disastro.
La cagnolina resiste alla frana: Zajka è una vera forza della natura
Le speranze, come poc’anzi detto, di trovare qualcuno di vivo erano pressoché svanite. Finché in un angolo, sotto le macerie, non è sbucata Zajka, la cagnolina che ha resistito al freddo e al gelo una volta venuta giù, di getto, la frana.
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È rimasta sotto i cumuli di cemento per 5 giorni. Senza né mangiare né bere, ma ce l’ha fatta. I soccorritori non credevano ai loro occhi quando l’hanno vista ancora viva. Una volta estrapolata dalle macerie è stata portata subito in una clinica veterinaria.
Lì ha ricevuto le prime cure e dopo un po’ di tempo ha potuto riabbracciare la sua famiglia, composta da Anna Sandman e la figlia Michell Sandman. Un lungo abbraccio e pianto ha accompagnato il delicato momento: “Siamo davvero contenti ed emozionati nel vederla viva. Nella frana abbiamo perso tutto, ma ora che c’è lei, niente è più così drammatico”.
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Un ritrovamento che, tra le altre cose, arriva dopo una dolorosa decisione: dopo la frana la famiglia è stata subito portata via, in salvo sopra un elicottero. Ma non c’è stato tempo per trovare Zajka e portarla a bordo. Un dolore che è andato a aumentare col passare dei giorni.
Fino al fatidico ritrovamento. Tutto ciò, anche se sembra molto difficile da sperare, potrebbe ridare un senso e una speranza alle ricerche che continuano ad andare avanti, vogliose di ritrovare vivo ancora qualche disperso che manca all’appello.