WWF Italia ha condotto uno studio secondo il quale viene dimostrata l’inefficacia dell’abbattimento selettivo di alcune specie che pregiudicherebbero l’equilibrio degli ecosistemi. In particolare la soppressione di predatori avrebbe delle ripercussioni negative nei confronti degli animali domestici o da allevamento, mentre al contrario soluzioni preventive come la protezione delle greggi offrirebbe una efficacia pari all’80%.
Le osservazioni sono state condotte in particolare sulla presenza dei lupi in alcune zone del nostro paese. “Uccidere lupi, orsi o grandi felici rappresenta una cura peggiore del male che si intende contrastare – fa sapere WWF Italia – lo dimostrano i recenti risultati riscontrati in Africa ed Asia da esperti europei ed americani. La caccia, le trappole e le esche avvelenate sono deleterie e non risolvono i problemi, offrendo al massimo una diminuzione limitata nel breve periodo delle incursioni desiderate da parte di questi predatori”.
Il WWF svizzero aggiunge: “E’ preoccupante come la politica in molti casi non sappia documentarsi a dovere e si faccia manovrare in determinate situazioni, propendendo spesso per la soluzione sbagliata. Le pressioni legate ad interessi personali fanno si che non vengano prese in considerazioni strade efficaci, messe da parte in favore di metodi cruenti che mettono spesso e volentieri a rischio alcune specie di animali”. WWF Italia ha presentato una relazione in merito al Ministero dell’Ambiente, tocca ora alla politica fare la propria parte.
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