A novembre di due anni fa, un ragazzo di nome Davide stava passeggiando con i suoi due cani, lungo le sponde del Naviglio a Gaggiano. A un certo punto ha notato un animale che si stava dimenando nell’acqua e tentava a fatica di restare a galla, evidentemente provato. In un primo momento, Davide ha pensato che si trattasse di una nutria. Considerando le dimensioni, si è avvicinato per verificare cosa fosse. A quel punto ha visto una volpe che non riusciva a risalire il bordo del canale.
Ha deciso di soccorrerla, come poi ha raccontato egli stesso: “E’ stato un gesto molto istintivo quello di cercare di salvarla senza esitare neanche un secondo. Ho visto che la volpe era veramente stanca e non ho avuto paura che mi mordesse. Sembrava quasi che facesse di tutto per attirare la mia attenzione. In effetti sembrava quasi avesse capito che io era la sua unica e ultima possibilità di salvezza e in quel momento si è lasciata prendere senza reagire. Quando l’ho portata a casa, insieme a mia madre con l’aiuto di alcune coperte l’abbiamo asciugata e riscaldata e la volpe, mentre era sul divano, mi si è avvicinata, sembrava quasi cercare il contatto e il mio calore”.
Una vicenda simile si è nuovamente verificata sulle sponde del Naviglio, alla Martesana, in località Vimodrone. Ancora una volta, infatti, una volpe era in difficoltà e sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale di Milano e i volontari di Enpa. Sul posto anche il nucleo sommozzatori, che ha dato un contributo importante alla cattura. La volpe è stato poi trasferita al Cras di Vanzago. La struttura è una sorta di “pronto soccorso per animali selvatici” ricavato all’interno dell’Oasi del Wwf.
Diverse le ipotesi rispetto a una domanda: come aveva fatto la volpe a finire proprio lì in quell’anfratto? Potrebbe essere caduta in acqua e pur vincendo la corrente essere rimasta incastrata. Spiega Ermanno Giudici, presidente di Enpa Milano: “Alcune volte gli animali selvatici si trovano in grosse difficoltà a causa di situazioni impreviste, come una sponda troppo scivolosa o cedevole oppure, cosa da non escludere, perché inseguiti dai cani dei cacciatori”.
Prosegue poi: “Sembra che qualcuno avesse visto la volpe in quella posizione già da ieri, pensando che la volpe non fosse in reale pericolo, ma non è così specie in un canale dalle sponde verticali di cemento. Grazie all’attenzione invece di cittadini più attenti questa mattina siamo riusciti ad intervenire e trarla in salvo”, ha infine concluso.
GM
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