Volontari in strada per sfamare più di 30 milioni di animali randagi in India

Foto dell'autore

By Loriana Lionetti

News

Molti appassionati di animali si sono riversati per le strade dell’india per cercare di aiutare i moltissimi animali randagi che attualmente stanno patendo la fame, si stima che tra cani e bovini gli animali che stanno soffrendo sarebbero più di 30 milioni .

volontari sfamano cani randagi
Volontari sfamano cani randagi in India

A causa dell’epidemia di covid-19 i randagi abituati a cibarsi degli scarti dei ristoranti, di bancarelle e degli hotel si ritrovano senza nulla da mangiare, il 24 marzo è stato anche imposta una restrizione nelle uscite dalla propria abitazione per evitare la diffusione del contagio e da allora gli animali stanno letteralmente morendo di fame.

Si stima che ha soffrire la mancanza di cibo in questo momento siano almeno 30 milioni di cani e 5 milioni di bovini questi animali momentaneamente vagano per la strada alla ricerca di cibo.

La maggior parte degli esemplari sono stati abbandonati dopo l’imposizione delle restrizioni, ma molte persone si sono riversate nelle strade per cercare di aiutarli per fare in modo che questi animali possano sopravvivere a questo drammatico periodo ma il problema e che nonostante gli sforzi il cibo non basterebbe per tutti gli animali.

I volontari sfamano gli animali randagi

Volontari sfamano cani randagi
Volontari sfamano cani randagi In India

Essendo tantissimi nonostante la consistente e massiccia azione di moltissimi volontari che sono scesi in campo per aiutare si hanno difficoltà a reperire il cibo poiché il numero di randagi è in costante aumento.

Priyanka Gusain fa parte di un esercito di attivisti che porta cibo agli animali nel suo tempo libero, insieme a sua madre Vilochna, lei e sua madre come moltissimi altri animalisti hanno deciso di fare qualcosa e di aiutare a proprie spese queste creature.

Per poter uscire dalle abitazioni la maggior parte dei volontari ha dovuto procurarsi i dispositivi di protezione individuali come mascherine guanti.

Gli attivisti si sono attrezzati e stanno distribuendo sacchi di foraggio per bestiame croccantini e acqua per i cani e il necessario anche per i cavalli che altrimenti sarebbero lasciati a se stessi.

Il pensiero che nessuno in questo terribile periodo si stia occupando degli animali ha scatenato la compassione e la generosità di moltissime persone che hanno quindi deciso di aiutarli.

In molti hanno richiesto alle autorità locali di poter ricevere un pass di autorizzazione per potersi recare senza incorrere in sanzioni per poter alimentare gli animali randagi.

Inoltre sono state lanciate moltissime campagne di sensibilizzazione online e raccolte fondi per contribuire all’acquisto di alimenti per gli animali.

Alcuni attivisti che sono riusciti a ricevere il via libera stanno affrontando anche le opinioni delle persone che non amano in particolar modo gli animali e che si stanno scagliando asserendo che si sta facendo più per gli animali che per gli esseri umani.

Il punto è che anche tutti gli animali che venivano utilizzati come animali da lavoro ora stanno patendo la fame e sono abbandonati a loro stessi.

La maggior parte degli animali, compresi quelli che venivano sfruttati per il turismo sono stati abbandonati e in questo momento lottano per la sopravvivenza.

Sfortunatamente quindi nonostante gli sforzi dei volontari il cibo non basta mai alcuni enti di beneficenza che si stanno adoperando per aiutare sostengono che la situazione sia disperata.

Nonostante le molteplici campagne di sensibilizzazione molti sono ancora convinti che gli animali possano trasmettere il virus motivo per il quale moltissimi animali in india sono stati abbandonati al proprio destino.

Gli animali non trasmettono il covid-19 e a causa di una cattiva informazione moltissimi muoiono di fame nonostante gli aiuti.

Potrebbe interessarti anche:

L.L.

Gestione cookie