Si chiama Animal Hoarding o accumulatori compulsivi di animali e si tratta di un fenomeno e di un disturbo psicologico molto più diffuso di quanto si pensi, con ad esempio oltre un centinaio di casi registrati a Milano. Casi estremi al limite della decenza che violano le norme igenico sanitarie e spesso anche il benessere degli animali. Eppure, molte persone per istinto pensano di fare del bene e di salvare gli esemplari, raccogliendoli dalla strada. Ma spesso, non rispettano le esigenze dell’animale e lo condannano a vivere dentro quattro mura, con tantissimi altri esemplari, in un ambiente sporco. Quello che spesso accade in queste situazioni è che le persone sono sopraffatte e non riescono più a provvedere al benessere degli animali, alle loro necessità e cure.
Per legge non vi è un limite del numero di cani che possono essere tenuti in casa. Il Comune stesso può stabilirlo. In ogni caso, in base ad una sentenza della Cassazione piuttosto discussa, ci sono degli estremi per i quali i cani possono essere sequestrati per questioni legate all’igiene.
Nel caso specifico che si è verificato a Vignate, un uomo viveva con ben 22 cani e la madre in una casa di meno di 100mq. La situazione sembra essere sfuggita di mano al punto che i vicini lo hanno segnalato all’Enpa che ha coordinato un intervento con la Polizia locale.
Dopo una verifica è scattato il sequestro e venti cani sono stati portati nel canile di Vignate a spese del Comune. Solo due esemplari sono stati lasciati al padrone.
Secondo le indiscrezioni trapelate dai quotidiani locali, tra i cani sequestrati vi erano anche dei cuccioli nati da poco. Dopo gli accertamenti e le cure veterinarie gli animali potranno essere dati in adozione.
C.D.
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