Era il 27 dicembre del 1989, quando venne avvistata una pantera a Roma, in mezzo a Via Nomentana. Poco dopo una volante della polizia confermò l’avvistamento. Partì la caccia al felino, intanto il movimento studentesco di allora lanciò lo slogan ‘La pantera siamo noi’. Nacque così uno dei movimenti di contestazione più noti della storia dell’Italia repubblicana. Quasi trent’anni dopo, ecco un’altro avvistamento di una pantera, una voce non confermata che si rincorre da giorni a Gualdo Tadino, in Umbria.
Sono tanti gli agricoltori che in questi giorni giurano di essersi imbattuti nell’animale e che a riprova postano foto e video sfocate sui social network. Un ragazzo scrive: “Mentre mi trovavo verso le 19.45 circa insieme ad altri amici nella zona sopra la fonte di Capodacqua i nostri cani hanno cominciato a comportarsi in modo straordinariamente strano e agitato. Hanno cominciato a correre all’impazzata lungo la strada in salita fino a che proprio in prossimità del curvone in cima hanno di botto fermato la corsa e si sono impettiti verso qualcosa!”.
Prosegue il suo racconto: “Nemmeno dieci secondi da questa scena sentiamo in lontananza la voce di una donna che chiedeva incessantemente ‘aiuto’!! A quel punto abbiamo iniziato a correre pensando qualcuno fosse in difficoltà ma arrivati sul posto non c’era nessuno. Arrivati presso i giochi di San Guido abbiamo trovato molte persone che ci chiedevano se avessimo visto la pantera…”.
Solo una suggestione o davvero c’è una pantera in città ? Le testimonianze si moltiplicano, per cui si è svolta una riunione operativa tra il sindaco Massimiliano Presciutti e i comandi delle stazioni carabinieri forestali e Territoriali di Gualdo Tadino. Della pantera, si spiega, non sembra esserci traccia, ma il primo cittadino rileva: “L’attenzione rimane alta e stiamo effettuando quotidianamente monitoraggi e verifiche puntuali nelle aree dove, secondo alcuni cittadini, è stato avvistato il presunto felino. Al momento, però, non ci sono segni tangibili della presenza dell’animale (foto o altre prove che lo immortalano)”.
Sottolinea ancora il sindaco Presciutti: “Siamo vigili e attenti sulla questione, che teniamo a ribadire al momento è sotto controllo e restiamo a disposizione dei cittadini per qualunque tipo di segnalazione. Inviamo tutti, però, a rimanere tranquilli e ad evitare di ingigantire il caso. A tale riguardo chiediamo ai cittadini di farci pervenire solo segnalazioni certe sulla presunta presenza del felino, poiché false informazioni rischiano di allungare i tempi delle verifiche che sono in atto”.
Avere a che fare con animali selvatici in città sta diventando sempre più frequente: a Prata di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia, è stata denunciata una repentina ed improvvisa invasione operata da vipere e bisce; sempre nelle scorse settimane, a Grosseto, i Vigili del fuoco hanno catturato due serpenti e infine è stato ritrovato un pitone reale in un cassonetto della spazzatura, nei pressi di Molassana, in Valbisagno. Trovarsi una pantera davanti, però, fa tutt’altro effetto.