Iran, vietato portare a passeggio i cani, considerato impuro
Si tratta della cronaca di una norma annunciata che fa parte di una dittatura teocratica che porta un sistema al parossismo. Una decisione presa dal governo iraniano ma anche da altri paesi di religione islamica. Il divieto di passeggiare con i cani per strada risale al 2014 quando ci fu una proposta di legge per punire con 74 frustate chiunque portasse a spasso il cane.
In Arabia Saudita, è stato addirittura vietato di scattare fotografie con cani. Una norma che il ministero della Cultura iraniano introdusse già nel 2010, vietando anche qualsiasi pubblicità sui media che riguardasse cibo per animali.
Il motivo? Nella religione islamica come anche in quella ebracia, ci sono degli animali considerati impuri e puri. Nell’Islam certi animali possono generare impurità rituale per cui sono vietate le carni di animali quali il maiale, il cinghiale, l’asino, il cavallo e il mulo. Per quanto riguarda gli altri animali domestici come ad esempio il cane, non vi è un elemento concorde, tra diverse scuole di pensiero. Secondo alcuni, la saliva del cane sarebbe l’unico elemento impuro. Wikipedia riporta però un discorso riguardo ad alcune regole indicate in un sito di regole islamico moderato nel quale viene sottolineato che “il cane è uno degli animali più impuri. L’impurità del cane può essere pulita soltanto lavando il contenitore (leccato dal cane) per sette volte, una delle quali con la terra. Persino il porco, che Allah ha dichiarato illecito e impuro nel Sublime Corano, non è giunto allo stesso livello (di impurità del cane). Perciò, i cani sono impuri e sporchi”. Inoltre, il Profeta avrebbe proibito di sprecare i soldi per il loro mantenimento.nemici della religione
Il giro di vite da parte delle autorità iranina arriva con una dichiarazione della polizia di Teheran che minaccia di sequestrare gli animali ai proprietari che passeggiano per strada ma anche che trasportano il cane in auto.
“Non ci sarà tolleranza”, tuona Hossein Rahimi, capo della polizia, spiegando alla BBC, di “aver ricevuto il permesso dalla Procura”, assicurando che “prenderemo tutte le misure necessarie contro chi porta questi animali a passeggio negli spazi pubblici. Non ci sarà tolleranza, queste bestie causano paura e ansia”.
Il divieto così come anche la posizione delle forze dell’ordine ha scatenato l’ira e l’indignazione in rete.
Una situazione esasperante e aberrante per i cittadini amanti degli animali che porta ad estremismi disumani come il sequestro di tutti i cani ordinato dalle autorità locali del piccolo comune di Shahin Shahr, in quanto i cani sono associati ad un “simbolo della cultura volgare occidentale”.
Una norma controtendenza, in quanto, stanno aumentando le famiglie iraniane con animali domestici. Si contano 350mila proprietari di cani in tutto il paese e per molte persone si tratta di compagni di vita ai quali non rinuncerebbero mai. La dimostrazione che non è la religione a dividere gli uomini, bensì i poteri forti che si celano dietro degli ideali per giustificare il proprio dominio.
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C.D.
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