Una legge dice che è vietato passeggiare con i cani nei luoghi pubblici: sembra fantascienza ma è quello che succederà nel breve tempo. Qualcosa sta cambiando nelle nostre società.
Che un cambiamento è alle porte ne siamo ormai certi. Non pensiamo e non ragioniamo più come prima. Alcune volte ci appelliamo anche a dei semplici algoritmi per decidere cosa fare e cosa non fare. Tutto questo ci sta portando a un radicale cambiamento nelle nostre vite che forse si mostrerà, in tutti i suoi effetti, fra non molto.
Anche in relazione alle leggi, accettiamo tutto ciò che ci viene imposto dall’alto senza mai porre dei dubbi in materia. Questa pratica, purtroppo, è spostata anche nel mondo animale. I nostri amici a quattro zampe, che molto spesso subiscono più di noi esseri umani delle ingiustizie atroci, in tante occasioni non vengono assolutamente tutelati.
Come accadrà in Cina dal 20 novembre, quando sarà vietato passeggiare con i cani nei luoghi pubblici. Una legge imposta dai piani alti che ha fatto discutere l’intera popolazione che mira a vietare di avere degli animali domestici dentro casa.
Qualcosa di obbrobrioso si prepara a entrare in atto in Cina. Dal 20 novembre niente più passeggiate col proprio cane nei luoghi pubblici. È la crudele norma con la quale lo Yunnan, provincia sud-occidentale cinese, vuole stroncare, per sempre potremmo dire, quel “costume” di avere degli animali domestici a proprio carico.
Ad anticipare la norma, che entrerà in vigore a breve, è stata una circolare che recitava le seguenti parole: “I cani devono essere tenuti a casa tutto il giorno, promuovendo un modo, in questa maniera, di allevarli a dovere”. Tutto questo solo per alcuni episodi che hanno visto persone morsicate da alcuni cani. Fatto gravissimo, ma che non giustifica assolutamente il fatto di tenere in casa, tutto il giorno, i nostri amici a quattro zampe.
Questa norma è solo l’ultimo tentativo di ostacolare la convivenza tra animali ed essere umani all’interno di questa grande nazione dell’Asia. Una convivenza ritenuta una moda portata dall’Occidente, tanto per incrementare le tensioni già esistenti.
Molte associazioni di animalisti, però, sono insorte contro quello che reputano un grande scandalo. Tanti sostengono che chiudere in “gabbia” il proprio cane sarà del tutto nocivo per la salute di quest’ultimo. Più che altro si dovrebbe puntare sull’educazione al singolo cittadino e non sulle restrizioni, forzate, che già in passato abbiamo visto non portare a nullo di buono.
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