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“Vietato l’ingresso”: sempre più ristoratori affiggono il divieto

Sempre più ristoratori appendono il cartello con la scritta “vietato l’ingresso” per i nostri amici a quattro zampe, ecco perché.

“Vietato l’ingresso” sempre più ristoratori affiggono il divieto (Canva-amoreaquattrozampe.it)

Chi ama gli animali ne ha almeno uno o due in casa con sé se ne ha la possibilità e dedica molto del suo tempo. Tanti anni fa non erano semplici le cose per chi aveva un cane. Non c’era l’attenzione che c’è adesso, il cane non poteva entrare praticamente da nessuna parte se consideriamo i locali pubblici.

Poi, qualcosa è cambiato. Ma ora si sta verificando un fenomeno strano. Sempre più ristoratori stanno appendendo il cartello “vietato l’ingresso” proprio ai nostri amici a quattro zampe. Che cosa sta succedendo?

Cerchiamo di capire da che cosa deriva questo improvviso cambio di rotta e quali sono le motivazioni alla base. Naturalmente, si sta già discutendo molto su questo argomento e ognuno ha la sua opinione.

“Vietato l’ingresso”: ecco perché sempre più ristoratori non vogliono più i cani

Dal divieto assoluto di introdurre i cani negli ambienti pubblici come i supermercati, ad esempio, ma anche i bar e i ristoranti, nel 2013 qualcosa è cambiato. Per legge ogni persona responsabile di un’attività poteva decidere se accettare i cani nel suo negozio o se appendere il cartello che ne vietava l’ingresso. Adesso si sta assistendo ad una cosa particolare.

Il cane non può entrare (Canva-amoreaquattrozampe.it)

Si sta assistendo ad un cambio di direzione improvviso. Dall’essere più permissivi con gli animali domestici, sempre più persone, pur amando gli animali, ne stanno vietando l’ingresso nei loro locali. Ma c’è un motivo per questo.

La legge consente di scegliere se farli entrare oppure no. Se non possono entrare per decisione del titolare, non si può fare nulla. Se, invece, possono entrare, ci sono comunque delle regole da rispettare. Il cane deve essere al guinzaglio, deve indossare la museruola (a parte i cani per i non vedenti) e il proprietario del cane deve assicurarsi che il suo pet stia lontano dalla cucina.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> È ufficiale, portarli in ufficio riduce lo stress: e voi portate il cane con voi in ufficio?

Poi, ovviamente, esiste un’etica morale secondo la quale chi ha un cane deve cercare di non creare disturbo alle persone circostanti e deve capire se è il caso di portarlo con sé oppure no anche in base al carattere dell’animale.

A questo proposito, sempre più clienti si sono lamentati con i ristoratori quando avevano vicino delle persone con un cane. Parlano di mancanza di igiene, ma anche di disturbo continuo. Queste condizioni non permettono a queste persone di stare tranquille al proprio tavolo e le portano a non tornare più.

Inoltre, i cani sono portati a creare qualche danno al locale. Insomma, per evitare situazioni di questo tipo anche i ristoratori che li avevano ammessi stanno decidendo di appendere il cartello e di non farli più entrare. Che cosa ne pensate?

Diana Cavalieri

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Diana Cavalieri

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