Continua a suscitare lo sdegno la mattanza dei delfini, il Grindadrap, alle Isole Faroe ,arcipelago nell’Oceano Atlantico della Danimarca. Una strage alla quale le Iene hanno riservato un servizio andato in onda il 16 novembre, a cura di Mauro Casciari che si è recato alle Isole FarOer per documentare gli orrori perpetrati nei confronti di balene e delfini, Globicefali (clicca qui).
La stagione entra nel vivo nel periodo estivo, periodo in cui vi è una vera e propria mattanza: i delfini balene vengono spinti sulla battigia e i cacciatori tagliano il dorso dei mammiferi tagliando la spina dorsale con uno speciale coltello; un sistema considerato meno crudele in quanto uccide subito l’animale che muore dopo vari secondi o pochi minuti, secondo i dati dei cacciatori. Mentre per altri ricercatori, impiegherebbero molto più tempo.
Uno spettacolo raccapricciante al quale segue il taglio delle arterie che provocano la colorazione del sangue del mare. Da quando sono state vietate le armi da fuoco, arpioni e lance, ogni cetaceo deve essere ucciso individualmente.
Quello della caccia si rivela un appuntamento al quale assistono madri e bambini che partecipano alla “macabra tradizione”. Ogni cittadino può partecipare alla caccia, armandosi delle barche con le quali si aggregano agli altri cacciatori per indirizzare i delfini nelle baie e poi abbatterli sula spiaggia.
Oggigiorno, ricordano le Iene, si tratta di un’attività che non ha un risvolto economico, tanto che molte carcasse vengono rigettate in mare. Tra le testimonianze raccolte tra i residenti, molti difendono la caccia, sottolineando “Chi siete voi per dirci cosa non dobbiamo fare?”.
Ogni anno, molti attivisti della Sea Shepherd intervengono durante la mattanza per documentare e testimoniare gli orrori ma nella maggior parte del tempo vengono arrestati e il materiale sequestrato (clicca qui). Una fotografa italiana della Sea Shepherd ha dichiarato che i delfini essendo animali molto socievoli tendono a difendersi a vicenda e restano in branco e bevono il sangue dei loro famigliari nell’acqua. I cacciatori uccidono intere famiglie fino a 30 esemplari. Inoltre, la volontaria ha smentito la durata dell’agonia di questi poveri delfini, affermando che impiegano circa 30-40 minuti prima di morire.
Il paradosso evidenziato dalle Iene è che l’autonomia concessa alle Isole Faroe dalla Danimarca, permette che questo tipo di crudeltà, vietata in Europa possa continuare.
Infine le Iene ha documentato come operano i volontari in difesa dei delfini e quanto il loro intervento sia fondamentale per tutelare i mammiferi marini. Gli attivisti cercano di avvistare prima dei cacciatori gli esemplari, per intervenire in mare e allontanarli.
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