Un veterinario dovrebbe essere il primo amico degli animali, e colui che avrebbe l’obbligo professionale ed anche morale di prendersene cura. Ma non era così nel caso dell’uomo accusato di maltrattamenti ai danni dei suoi pazienti a quattro zampe e non solo, e che per giunta è stato riconosciuto colpevole anche di violenza sessuale ai danni di alcune donne che si erano rivolti a lui per curare i rispettivi animaletti. Da quanto emerso, questo soggetto sottoponeva i malcapitati esserini a delle brutali violenze. Il processo a suo carico si era aperto nel 2012, e nei giorni scorsi la Cassazione si è espressa in via definitiva con la condanna a 3 anni ed un mese per quanto detto poc’anzi. Il veterinario condannato è anche stato radiato dall’albo dopo la condanna già giunta nel procedimento di primo grado. L’uomo gestiva due ambulatori, rispettivamente a Santa Maria della Versa, in provincia di Pavia ed a Borgonovo Val Tidone, nel Piacentino. La sua residenza si trovava invece a Stradella, sempre nel Pavese.
La Lav parla in proposito del fatto, scrivendo sul proprio sito web che agli animali venivano tolti acqua e cibo, che tanti cani e gatti sono stati trovati in una condizione di denutrizione e che il veterinario non somministrava agli animali suoi pazienti i farmaci di cui aveva bisogno. Inoltre li operava senza il necessario quantitativo di anestetici e li prendeva a calci, sbattendoli contro il muro. Alcuni di essi sono stati pure uccisi e rinchiusi in sacchi della spazzatura. Risulta che un gatto era stato massacrato a colpi di martello ed altre carcasse si trovavano nascoste in un congelatore.
Questa persona era insomma un maniaco, che aveva abusato anche di alcune sue ex dipendenti. È stato ai domiciliari, per poi tornare in libertà con l’obbligo di firma. E nonostante la radiazione dall’albo avvenuta nel 2015, continua ad esercitare la professione, attirando l’attenzione di Edoardo Stoppa di ‘Striscia la Notizia’, alla cui presenza reagisce in malo modo distruggendo una telecamere ed aggredendo l’inviato. La Lav si dice soddisfatta della condanna, anche se ritiene la pena troppo lieve, da momento che un anno e tre mesi sono per le violenze ai danni di animali, mentre il veterinario condannato dovrà scontare il resto per i crimini di natura sessuale. Un’altra condanna per maltrattamento di animali c’è stata a Lucca: anche in questo caso però la pena è troppo leggera.
A.P.
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