Un caso davvero raccapricciante, quello di un cane, Bruizer, un giovane Bouledogue americano di quindici mesi ucciso da un colpo di arma da fuoco nel giardino di casa a River Ridge, Louisiana.
Ma l’elemento più sconcertante è che a sparare sul cane sia stata proprio una veterinaria. La donna trentacinquenne, di nome Kelly Folse, lo scorso 13 dicembre, si è presentata al cancelletto di casa di vicini e ha sparato sul loro cane. Immediata la corsa contro il tempo dei padroni che hanno portato il Bouledogue nella clinica più vicina, la Abadie Veterinarian Hospital a Harahan. Ironia della sorte, si trattava proprio di quella della Folse. Purtroppo il cane non ce l’ha fatta ed è morto il giorno seguente al ricovero per le gravi ferite.
La veterinaria è stata denunciata e arrestata per crudeltà nei riguardi degli animali. Dopo il tragico e folle gesto, la Folse è stata anche licenziata. Ma la donna è stata anche fermata per porto illegale di armi e per alcune violazioni legate a sostanze stupefacenti.
Alcune associazioni hanno anche avviato una petizione affinché la Folse perda la sua licenza professionale affinché non possa più svolgere la sua attività di veterinaria.
Durante l’interrogatorio con le forze dell’ordine la Folse ha giustificato il suo gesto sostenendo che era infastidita dal fatto che il cane abbaiasse troppo.
Secondo quanto ha dichiarato lo sceriffo della contea, la Folse avrebbe anche inviato delle lettere ai vicini, prima dell’incidente, nelle quali si lamentava del comportamento del cane che definiva anche aggressivo. Tuttavia, non sono state riscontrate prove riguardo ad un atteggiamento pericoloso del povero Buzier. Il legale difensore della veterinaria ha dichiarato che la sua assistita avrebbe registrato dei video nei quali dimostrebbe il contrario. La Folse ha anche sostenuto di aver visto in una occasione, il cane inseguire una donna anziana. Tuttavia, ciò non giustifica il motivo per cui la Folse lo ha ucciso, in quanto il cane era all’interno del suo giardino quando la donna gli ha sparato.
Un caso per il quale ora si attende il processo e sarà il giudice a stabilire una giusta condanna per il crimine commesso dalla Folse. Dopo il tragico raptus, la donna ha intenzione di trasferirsi perché si sente continuamente minacciata nel quartieri in cui vive.
C.D.
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