Nuova specie aliena in Italia: è allarme per la diffusione della Vespa Velutina, conosciuta come il “calabrone dalle zampe gialle”, l’insetto originario della Cina.
Sin dall’antichità i vettori di diffusione di specie alloctone sono stati numerosissimi. Con l’espressione specie alloctone, o specie aliene, si intende qualsiasi specie vivente che, a causa dell’azione dell’uomo, intenzionale o accidentale, si trova ad abitare e colonizzare un territorio diverso dal suo areale storico. Tra le specie alloctone che hanno visto un aumento negli ultimi anni si riscontra la vespa di Cornovaglia, nota con il nome scientifico di Vespa velutina secondo la classificazione del 1836 dell’entomologo francese Amédée Louis Michel Lepeletier (1770-1845).
Da diverse settimane agronomi e associazioni stanno lanciando svariati appelli alla popolazione affinché chiunque veda uno di questi insetti lo segnali subito alle autorità.
Caratterizzata da una striscia di colore tra il giallo e l’arancione sulla parte terminale dell’addome e da una stretta linea gialla sul primo segmento addominale, da zampe nere con la parte terminale gialla e dal capo giallo o arancio, la Vespa velutina, chiamata comunemente anche “calabrone dalle zampe gialle”, è un imenottero della famiglia Vespidae, originario del sud-est asiatico. Spesso confusa con la Vespa mandarinia (anche detta “calabrone gigante asiatico”), la vespa velutina è classificata come specie invasiva; nel 2005 la sua presenza è stata registrata per la prima volta in Europa. In quell’anno si attesta infatti l’introduzione accidentale della sottospecie nigrithorax nella zona meridionale della Francia, da dove l’insetto si è diffuso poi in Spagna, Portogallo, Belgio e Italia. Senza predatori in grado di limitare il numero di esemplari, le vespe velutine si sono diffuse nel corso degli anni incrementando notevolmente la loro popolazione. Questo tipo di vespa gigante è in grado di espandere il suo habitat di oltre ottanta chilometri ogni anno, rappresentando una seria minaccia per diverse specie autoctone del continente come le api mellifere.
Eileen Dillane, zoologa dell’University College Cork, ha spiegato come «l’intera popolazione di Vespa velutina in Europa, che ora conta potenzialmente molti milioni di individui, discende da un’unica regina accoppiata arrivata dalla Cina tra i quindici e i venti anni fa». A favorire la diffusione del calabrone dalle zampe gialle è anche il cambiamento climatico con l’innalzamento delle temperature. La vespa velutina, come è stato detto, rappresenta un serio pericolo per le api, determinando un drastico calo nella produzione del miele come è stato denunciato durante l’evento regionale tenutosi a gennaio “Mieli di Liguria”. Apicoltori e scienziati sono preoccupati per questa vera e propria invasione, che proprio per i pericoli che comporta viene costantemente monitorata.
Arrivato dalla Francia, questa specie di insetto ha iniziato a comparire in Toscana e in Liguria, dove gli apicoltori temono la formazione di novemila colonie, per scendere poi verso Sud. Così denunciano gli agronomi: «Noi agronomi teniamo sotto controllo da tempo la presenza di questo insetto e le Regioni hanno un sistema di allerta molto efficiente, ma invitiamo tutti i cittadini e tutti gli agricoltori che dovessero avvistare una vespa velutina, in zone dove non è stata avvistata prima, a segnalarla prontamente al sistema fitosanitario regionale di riferimento per il censimento e l’intervento delle istituzioni». Il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (Odaf) della provincia di Roma, Flavio Pezzoli, ha dichiarato: «Stiamo tenendo sotto controllo la vespa anche nel territorio di Roma, dove fortunatamente non è ancora stata avvistata e la Regione Lazio ha attivato da tempo i suoi sistemi di allerta».
Grande importanza rivestono quindi il monitoraggio e le segnalazioni da parte die cittadini. Stefano Gori, Presidente di Fedagripesca Toscana-Confcooperative, ha ricordato: «Chi vede la vespa velutina lo segnali subito: è molto importante per intervenire concretamente». Le specie aliene alterano gli equilibri dell’ecosistema; solo un attento monitoraggio potrà porre un freno all’inarrestabile diffusione della Vespa velutina. (di Elisabetta Guglielmi)
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