Antonio Colonna, responsabile del nucleo di Guardie Zoofile di “Fare Ambiente” e animatore di “Zoocrime.it”, ha fatto sapere che un 42enne è stato denunciato per ricettazione e maltrattamento. L’attivista ha contribuito a far scoprire la vendita di cagnolini in violazione di ogni norma. L’operazione che ha portato a scoprire il 42enne è stata portata avanti in collaborazione con gli agenti della sezione di Napoli, Pasquale di Pasquale e Ciro D’Alessio.
I poveri cuccioli erano rinchiusi in due scatoloni tra proprie feci e urine e stavano per essere venduti. Il 42enne intendeva venderli in strada, ad Agnano, incurante della normativa. I cuccioli erano privi di microchip e in condizioni di salute precarie. L’uomo aveva adescato una coppia alla rotatoria sulla tangenziale. I cagnolini sono stati affidati provvisoriamente ad un centro autorizzato per le prime cure del caso. Accusa Antonio Colonna: “Questo ennesimo episodio rappresenta una piccola tassera di quello che è il mosaico del fenomeno illegale di contrabbando e commercio di cuccioli”.
Colonna denuncia “un fittissimo sottobosco di persone che, introducendo in Italia migliaia di cuccioli di contrabbando, nascosti nella pancia di automobili e veicoli del tutto anonimi (per ogni carico di importazione autorizzata di 100 cuccioli ne entrano almeno 20 volte di più in modo del tutto occulto, per poi, nella migliore delle ipotesi, essere microchippati e venduti come cani nati in Italia), pongono in commercio i piccoli cani strappati alle madri prematuramente e dunque deboli e spesso malati”.
In questo modo, si alimenta “un giro di affari di mezzo miliardo di euro l’anno, sempre più in crescita”. Inoltre si sviluppano “metodologie criminali al pari di altri fenomeni criminali che arrivano anche al riciclaggio del denaro sporco”.
Antonio Colonna non è nuovo a questo tipo di denunce, come quella fatta ad agosto di quest’anno. Una coppia viene fermata poco dopo l’arrivo all’aeroporto di Fiumicino. Ha con sé delle gabbie dove sono stipati nove piccoli chihuahua. Le loro condizioni di trasporto sono pessime. I cuccioli infatti sono fra tremori, feci e vomito. La donna che li trasporta spiega: “Sono i cani di mia zia, li portiamo a casa”. Poi aggiunge: “Li amiamo come figli”. Il suo compagno annuisce, ma la loro versione non convince le forze dell’ordine.
GM
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